Se n’è andato all’età di 106 anni Norman Lloyd, leggendario attore dell’età dell’oro di Hollywood autore di una carriera che ha attraversato praticamente ogni era della storia della cinematografia. Nato a Jersey City l’8 novembre del 1914, Lloyd, il cui vero cognome era Perlmutter, ha esordito nel 1939 con Gli eroi della strada, film di William Nigh con protagonista Jackie Cooper. Secondo una persona vicina alla famiglia, Lloyd si è spento nel sonno a Los Angeles.
Il suo amico, il produttore Dean Hargrove, ha confermato la sua morte affermando che Il terzo atto della sua vita è stato davvero il migliore riferendosi alle numerose retrospettive ed eventi storici di Hollywood a cui Lloyd aveva partecipato negli ultimi decenni. Lloyd diceva spesso che il suo segreto per la sua vita lunga e per lo più senza malattie era evitare le persone sgradevoli, ha raccontato Hargrove.
Nell’arco di oltre 70 anni di attività, ha potuto lavorare con alcuni dei più grandi cineasti della storia. Partendo da Alfred Hitchcock al cui fianco ha recitato in Sabotatori dove interpretava il villain Frank Fry, passando per Charlie Chaplin che affiancò in Luci della Ribalda nel 1952 fino ad arrivare al suo ruolo più iconico, quello dell’austero preside del film L’Attimo Fuggente, autentico cult di Peter Weir del 1989 con protagonista un meraviglioso Robin Williams.
Ha inoltre lavorato anche con Martin Scorsese in L’età dell’innocenza, film del 1993 con Daniel Day-Lewis e Michelle Pfeiffer.
Norman Lloyd ha lavorato fino a quasi cent’anni. L’ultimo progetto al quale ha partecipato è stato infatti Un disastro di ragazza, film di Judd Apatow, uscito nel 2015 con Amy Schumer, John Cena e Bill Hader. Lloyd ha avuto anche una proficua carriera televisiva, lavorando in La Signora in Giallo, a Seven Days e a Star Trek: The Next Generation.
Riposa in pace Norman.
