I migliori adattamenti cinematografici dei romanzi di Agatha Christie
7) Delitto sotto il sole (1982), Guy Hamilton
Alla seconda regia di un adattamento di Agatha Christie, Guy Hamilton affina la mano e porta a termine un ottimo lavoro. Il film funziona molto bene per tensione, ironia e critica sociale. Siamo su un’isola croata nel mezzo dell’Adriatico.
Un campionario estremamente curioso di esseri umani si trova nello stesso hotel. Odio, avarizia, invidia sono i sentimenti che guidano i personaggi. Materiale perfetto per le “celluline grigie” di Poirot. L’omicidio di una detestabile diva, attrice teatrale, desta stupore, ma non lacrime. Tutti gli ospiti dell’albergo sono sospettabili e avrebbero avuto un buon motivo per commettere l’omicidio.
Tuttavia, possiedono un alibi di ferro. Solamente Poirot riuscirà a svelare l’inganno che è stato tentato invano di tendergli.
Anche qui il cast è notevole: Maggie Smith, Diana Rigg (Olenna Tyrell del Trono di Spade), Jane Birkin. Il grande Peter Ustinov torna a interpretare l’ispettore belga a quattro anni da Assassinio sul Nilo.
Come suggerisce il titolo, siamo lontani dalla nebbia della campagna inglese, il male avviene sotto il sole cocente di spiagge incontaminate. Questa dicotomia rende ancora più suggestiva l’opera. Inoltre, l’umanità variopinta dei personaggi permette di immergersi nella storia senza riuscire a staccarsene per un attimo.
8) Mistero a Crooked House (2017), Gilles Paquet-Brenner
Tratto da Crooked House, romanzo cui l’autrice era molto legata. Lo riteneva il migliore che avesse mai scritto.
Spesso ciò che conta nelle riduzioni cinematografiche dei romanzi di Agatha Christie è l’atmosfera. Il film azzecca sicuramente questo particolare e rende l’alone di dubbio e sospetto che intercorre tra i personaggi.
Il bravo Gilles Paquet-Brenner, già autore dell’ottimo Dark Places con Charlize Theron, non sbaglia un colpo nel dirigere questo splendido film. Opta per uno stile classico ed elegante: il ritmo è posato e la fotografia sfoggia dei tagli di luce di innegabile bellezza.
Alla sceneggiatura lo stesso Paquet-Brenner aiutato da Julian Fellowes, che aveva scritto l’ottimo giallo di Robert Altman, Gosford Park.
Spicca tra gli interpreti una meravigliosa Glenn Close, che interpreta un personaggio estremamente complesso e sfaccettato, dalla forte sensibilità.
Il film si sofferma con precisione sui personaggi, ne analizza la psiche e l’intimità. Aristide Leonides, magnate a capo di un impero, viene avvelenato nella sua magione. Tutti i membri della sua famiglia sono possibili sospetti. Ma ciò che conta in quest’opera non è solamente il mistero.
La cosa più importante sono le storie umane che si celano dietro alle apparenze. L’importanza di non prevalere sull’altro e di comprenderne le battaglie interiori. La consapevolezza che il denaro rappresenta un mezzo e non un fine. Questo era fondamentale veicolare per la Christie e il regista francese ne coglie in pieno l’essenza.