Gli 8 migliori film tratti dai romanzi di Agatha Christie [LISTA]

Gli 8 migliori film tratti dai romanzi di Agatha Christie, da vedere assolutamente se amate la regina indiscussa del giallo contemporaneo

Peter Ustinov; Assassinio sul Nilo; John Guillermin; Giallo
Peter Ustinov in Assassinio sul Nilo Credits: Universal Pictures International
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Agatha Christie
La regina del giallo, Agatha Christie

Quando si parla di gialli è impossibile non pensare alla regina indiscussa del mistero. Agatha Christie ha firmato alcune fra le opere più interessanti e valide che questo genere abbia offerto. Scrittrice estremamente prolifica, ha prodotto più di cento titoli tra romanzi e racconti.

Le sue storie sono state tradotte in decine di lingue e hanno venduto oltre due miliardi di copie in tutto il mondo, superate solo dalla Bibbia e dai testi di William Shakespeare.

Agatha Christie: l’autrice

Agatha Mary Clarissa Miller nacque nel 1890 a Torquay. Dopo il matrimonio con Archibald Christie assunse il celebre cognome. Decise di tenerlo anche dopo il divorzio, del 1928, per il successo raggiunto in quegli anni.

La capacità di creare tensione con una scrittura essenziale e diretta, unita a una precisa analisi dei personaggi, le ha permesso di creare una formula vincente. A questo si aggiungono delle efficaci punte di ironia, che rendono la lettura decisamente piacevole.

Ma sarebbe ingiusto ridurre Agatha Christie a una mera esecutrice di un canone. La passione e la forza emotiva che muovono le sue opere sono evidenti in ogni pagina. Evidente è anche l’intento di deridere l’alta società inglese dei primi decenni del 900. L’avarizia e l’egoismo che nutrono i membri di questa società sono frequentemente messi in evidenza dall’io narrante. 

L’autrice, infatti, conosceva bene quel mondo. La mondanità, i viaggi in luoghi esotici come Il Cairo ed il Medio Oriente, sono elementi ricorrenti nei suoi romanzi. Le suggestioni che portarono alla creazione delle immortali opere dell’autrice sono spesso provenienti da esperienze di vita.

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L’iconico Hercule Poirot nacque dall’incontro con molti soldati belgi. La Christie infatti servì come infermiera non retribuita durante la prima guerra mondiale.

Le sue storie hanno creato schiere di adoratori in tutto il mondo. Particolare affezione è nata attorno all’ ispettore belga e all’anziana “detectiveMiss Marple. Detengono, rispettivamente, 33 e 12 romanzi l’uno.

Innumerevoli registi si sono innamorati dei gialli della scrittrice e hanno deciso di portarli al cinema. Per questa lista considereremo gli adattamenti per il grande schermo.

I migliori adattamenti cinematografici dei romanzi di Agatha Christie

1) Dieci piccoli indiani (1945), René Clair

Dieci piccoli indiani; René Clair; Agatha Christie
Una scena di Dieci piccoli indiani di René Clair Credits: Fox

Il romanzo giallo più venduto al mondo incontra un grande autore come René Clair. Il film non risente il peso dell’età e risulta fruibile con piacere ancora oggi.

Il regista francese riesce a ricostruire il mistero e la tensione presenti nell’originale. Dieci sconosciuti si ritrovano su un’isola a partecipare a uno strano esperimento. Nessuno si salva, sono tutti colpevoli di invisibili crimini. Questi però non sporcano la fedina penale, perché irraggiungibili dalla legge, ma la coscienza.

Dopo il primo omicidio, la situazione si fa seria. Il sospetto attanaglia tutti i personaggi e li porta a dubitare l’uno dell’altro in una terribile escalation.

Non ci sono investigatori, solo lo sguardo inquisitore di un giudizio morale, proveniente dall’alto. Ad arrogarsi questo ruolo è l’ignoto signore che ha invitato sull’isola gli sfortunati ospiti. Si firma U.N. Owen, che provocatoriamente suona come la parola unknown, sconosciuto in inglese.

Le uniche differenze con il romanzo stanno nella chiave di lettura del film, che verte sulla commedia nera e regala un finale più lieto. L’adattamento si avvale della grande presenza scenica di Barry Fitzgerald, grande attore degli anni ’40.

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Non siamo di fronte a un capolavoro, ma sicuramente a un ottimo film, che la mano esperta di René Clair riesce a rendere senza tempo.

2) Testimone d’accusa (1957), Billy Wilder

Marlene Dietrich; Charles Laughton; Testimone d'accusa; Billy Wilder
Marlene Dietrich e Charles Laughton in Testimone d’accusa Credits: DEAR

Nel mare di adattamenti, Agatha Christie affermò che quello di Billy Wilder, leggendario regista di A qualcuno piace caldo, fosse il migliore mai realizzato. Si può comprendere il perché di quest’affermazione. La storia del signor Vole (Tyrone Power), accusato dell’omicidio di una benestante vedova di mezza età, è tratta da un racconto breve.

Wilder gestisce la narrazione in modo impeccabile, allestendo ogni scena con cura maniacale. Dà vita all’indimenticabile personaggio di Wilfrid Robarts, avvocato difensore dell’accusato. A interpretarlo è il mitico Charles Laughton, autore del capolavoro La morte corre sul fiume. La moglie di Vole è la splendida Marlene Dietrich.

Ambientando la vicenda in solo due stanze e un tribunale, Wilder riesce a tenere alta la tensione per tutto lo svolgimento della trama. Inoltre, ci regala momenti di grande umorismo, grazie al all’indisciplinato avvocato Robarts e alla sua spassosa infermiera. L’agognata soluzione finale arriva solamente negli ultimi cinque minuti, in un’esplosione di pathos degna delle migliori tragedie greche. 

L’opera conferma la perfezione di un maestro come Billy Wilder, che qui scrive anche una sceneggiatura in punta di penna.