Fedez commenta le accuse di ipocrisia a tema omofobia che gli vengono rivolte in queste ore
In queste ore Fedez è oggetto di una assoluta attenzione e i suoi detrattori stanno facendo di tutto per attaccarlo. Come recuperare dei versi “omofobi” di alcune sue vecchie canzoni, per dimostrare l’ipocrisia del suo attuale e sbandierato sostegno al DDL Zan. Peccato però che le cose non stiano proprio come si vuol far credere.
Ma andiamo con ordine. Tra le strofe incriminate ce n’è innanzitutto una diretta a Tiziano Ferro, abbastanza esplicita. Fa: “Mi interessa che Tiziano Ferro abbia fatto outing / Ora so che ha mangiato più wurstel che crauti / Si era presentato in modo strano con Cristicchi / “Ciao sono Tiziano, non è che me lo ficchi?”.
La canzone è Tutto il Contrario, del 2011. A riportare all’attenzione del pubblico il testo della canzone è Selvaggia Lucarelli: “Ora, era ironico? Va bene. Voleva dire il contrario? Va bene. Quella strofa però era violenta, qualunque lettura le si voglia dare. La canzone è ancora lì, mai ritirata”.
Un altro esempio è Faccio Brutto, del 2013, canzone nella quale è presente un altro verso apparentemente discriminatorio: “Ho un odio represso verso tutte le persone gay”. In queste ore stanno emergendo ulteriori casi, su canzoni come Le Feste di Pablo, dell’anno scorso. Fedez non ha aspettato ed è intervenuto sulla faccenda con delle storie Instagram.
Per quanto riguarda Faccio Brutto, spiega, “cercavo di fare dell’ironia sul rapper macho”. Una parodia, quindi, sfruttando delle “frasi cliché”. A dimostrazione, basta continuare ad ascoltare il testo del brano: “Ho un odio represso verso tutte le persone gay / Ma poi limono con la foto del cantante dei Green Day“.
“Io e l’omofobia viaggiamo in parallelo e non ci incontriamo mai”
Per quanto riguarda invece la presa in giro di Tiziano Ferro, in un’altra storia di ieri Fedez ha detto: “Alcuni leghisti stanno controbattendo al mio discorso di ieri, non avendo altri argomenti, riportando un mio vecchio testo di quando avevo 19 anni”. Già nel 2019, del resto, si era scusato per il contenuto, con la seguente dichiarazione.
“Penso di aver dimostrato in questi anni che io e l’omofobia viaggiamo in parallelo e non ci incontriamo mai. Quindi non riesco a capire il senso di questa polemica oggi e adesso. Non ho mai pensato che quella canzone potesse aver offeso Tiziano, perché poi negli anni ci siamo anche conosciuti e non mi è mai stata riferita questa cosa”.
“Lo invito a rendere costruttiva insieme questa cosa. Cerchiamo di rendere produttiva questa cosa e non litigare tramite interviste e cose di questo genere”, concludeva il rapper nel ’19. Il succo: nel 2011 era “giovane” e aveva scritto cose di cui si è poi pentito, come può accadere a chiunque. Questa la sua “linea di difesa”.
Tornando ad oggi e all’attenzione leghista verso la canzone Tutto il Contrario, Fedez precisa: “Al netto [del fatto] che tutti cambiano idea (il vostro leader è passato dal dire ‘senti che puzza scappano i cani stanno arrivando i napoletani’ a voler governare il Paese), la mia canzone si intitola ‘Tutto e il contrario’“.
“Io scrivo tutto e il contrario di quello che penso. Non è difficile da capire. È comprensione del testo: si fa in quinta elementare o in prima media”, spiega. E sempre nelle sue storie Instagram, con un’ultima nota ironica, domanda al suo pubblico se sia il caso che lui, Fedez, si dedichi a tal proposito all’analisi (testuale) dei comizi della Lega.