Codacons, l’associazione dei consumatori, è intervenuto nella bagarre scatenatasi attorno a Fedez e ai fatti avvenuti al Concerto del Primo Maggio spiegando che, qualora l’oramai famigerato DDL Zan entrasse in vigori, il rapper milanese sarebbe il primo a venire denunciato.
Se il Ddl Zan diventerà legge, il primo soggetto ad essere denunciato in base alle nuove disposizioni normative sarà proprio Fedez: la carrellata di canzoni dal contenuto omofobo pubblicate da Fedez negli anni – si legge nel comunicato. Tra il 2006 e il 2020 il rapper ha scritto e pubblicato diversi brani al cui interno si riportano posizioni o frasi di chiaro stampo omofobo, più volte finite nel mirino delle associazioni per i diritti degli omosessuali. Canzoni per cui Fedez non sembra essersi mai realmente scusato, limitandosi a giustificare i suoi testi con la giovane età in cui gli stessi sono stati scritti.
Codacons sostiene pienamente il disegno di legge contro le discriminazioni di genere. Oltre alla canzone Tutto il contrario del 2011 in cui si bullizza Tiziano Ferro per il suo coming out – sottolinea il Codacons – ci sarebbero altri brani anti-gay, come Canzone da gay’(2006) dove afferma:
Nel brano Ti porto con me (2011) dice ‘Non fare l’emo frocio con lo smalto sulle dita -cita il Codacons- e ne ‘Le feste di Pablo (2020) ‘Pablo sei un pacco, tipo tipa con la sorpresa
Codacons ha attaccato Fedez e anche RAI per aver, sempre durante il concerto, fatto della pubblicità occulta sul palco (qui i dettagli).