Se aprite qualsiasi social in questa mattina di domenica 2 maggio, per ogni 3 post, almeno 2 parlano dello stesso argomento: la violenta querelle che ha visto protagonisti Fedez e RAI prima e durante il consueto concerto del Primo Maggio. Ma andiamo con ordine.
Qualche ora prima dell’esibizione il rapper ha pubblicato su Instagram alcune stories che spiegavano come la rete televisiva avesse provato a censurare i suoi testi (qui i dettagli). Immediata la smentita di RAI che, attraverso un comunicato, ha negato le accuse di Fedez.
È fortemente scorretto e privo di fondamento sostenere che la Rai abbia chiesto preventivamente i testi degli artisti intervenuti al tradizionale Concertone del Primo Maggio, per il semplice motivo che è falso, si tratta di una cosa che non è mai avvenuta – si legge nella dichiarazione della rete.
Tuttavia immediata è arrivata la replica del cantante secondo classificato all’ultimo Festival di Sanremo che su Twitter ha pubblicato il video della sua telefonata in vivavoce con i vertici di RAI 3.
Non è editorialmente opportuno – dice un autore al telefono.
Perché non posso dire in pubblica piazza che un consigliere della Lega ha detto che se avesse un figlio gay lo brucerebbe in un forno? – replica Fedez.
Io le sto chiedendo soltanto di adeguarsi a un sistema, che lei forse non riconosce.. – controbatte il capo degli Autori Massimo Cinque – Tutte le citazioni che lei fa con nome e cognome non possono essere citate. E questo perché sono frasi che possono essere dette in contesti che non sono quelli che lei sta dicendo.
Poco dopo è intervenuta anche la vicedirettrice di Rai 3 Ilaria Capitani che ha continuato a spiegare al cantante quali fossero i problemi inerenti alla sua prossima esibizione.
Tuttavia alla fine Fedez è salito sul palco cantando il brano che voleva e si è esibito in un discorso nel quale ha spiegato tutta la bagarre (qui per sentirlo).