Fedez accusa la Lega di tentativo di censura

La Lega è preoccupata che Fedez possa sfruttare l'apparizione al Concerto del Primo Maggio per esprimersi contro di loro. E avrebbe tentato una censura tramite i vertici Rai

Fedez
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Ancora Fedez contro la Lega e stavolta anche la Rai

Non si placa lo scontro politico tra Fedez e la Lega, partito con il quale il rapper seguita un incessante botta-e-risposta avente come centro il DDL Zan. Dopo Simone Pillon, Andrea Ostellari e Laura Laviano, Fedez si trova a scontrarsi con i leghisti indirettamente, tramite i vertici di Rai Tre.

Lui stesso ha infatti confermato in un paio di storie Instagram che in occasione del Concerto del Primo Maggio gli sarebbe stato chiesto di “smussare i toni” dei suoi testi. Questo, pare, in risposta ad una specifica preoccupazione da parte leghista. Che Fedez, cioè, sfrutti la sua visibilità (cosa che del resto già fa a prescindere dal Concertone) contro di loro.

Nel primo pomeriggio del primo maggio la Lega ha infatti diffuso il seguente comunicato: “Se Fedez ci attacca, la Rai non paghi i sindacati“. Si è poi espresso anche lo stesso Matteo Salvini, con un tweet eloquente. “Il concertone costa circa 500.000 euro agli italiani, quindi i comizi ‘de sinistra’ sarebbero fuori luogo”.

La replica di Fedez: “Io vado al concertone a gratis e pago i miei musicisti che non lavorano da un anno e sul palco vorrei esprimermi da uomo libero senza che gli artisti debbano inviare i loro discorsi per approvazione preventiva da voi politici. Il suo partito ci è costato 49 milioni di euro.

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In seguito ha quindi svelato su Instagram il tentativo di censura da lui chiamato in causa: “È la prima volta che mi succede di dover inviare il testo di un mio intervento perché venga sottoposto ad approvazione politica. Approvazione che purtroppo non c’è stata in prima battuta“.

“O meglio, dai vertici di Raitre mi hanno chiesto di ometterne dei partiti e dei nomi e di edulcorarne il contenuto. Ho dovuto lottare un pochino, ma alla fine mi hanno dato il permesso di esprimermi liberamente. Come ci insegna il Primo maggio, nel nostro piccolo dobbiamo lottare per le cose importanti”.

“Ovviamente da persona libera mi assumo tutta la responsabilità di ciò che dico e faccio” conclude Fedez. Dobbiamo ancora verificare se dirà qualcosa e nel caso che cosa nel corso della sua esibizione. In ogni caso lo scontro sembra acceso e questa volta non sembra pronto a finire tanto presto.

Fonte: Il Fatto Quotidiano