Con questo Il Sogno Eretico,Caparezza (qui i 15 brani migliori) raggiunge la piena maturità della sua musica e della sua creatività. Quinto album pubblicato con il nuovo nome nel 2011, quest’opera racchiude appieno tutta la consapevolezza di sé che Il Capa ha costruito nel corso degli anni.
Dopo aver superato con successo il passaggio da Mikimix al riccioluto rapper pugliese, il cantante di Molfetta è ora pronto a tirare fuori tutti quei brani surreali ma allo stesso tempo profondamente compresi all’interno della nostra cultura che lo contraddistinguono.
Il Sogno Eretico – L’Album della Consacrazione di Caparezza
In questo album Il Capa inserisce molti argomenti diversi. Lo fa partendo dal concept base dell’eresia e della libertà di parola che è solamente il pretesto per raccontare la società come la vede lui.
Sono infatti moltissimi i brani di questo lungo disco nei quali il rapper racconta senza fronzoli, né giri di parole o metafore il mondo per come si apre davanti a lui, lasciando da parte le citazioni storiche e culturali do forza.
L’album si apre con i i due intro Nessun Dorma e Tutti Dormono, dopo i quali Caparezza ci porta nel suo microcosmo con Chi se ne Frega della Musica; una canzone come suo solito estremamente intima nella quale mostra che a lui della musica frega e tanto anche.
Riferimenti storici e aspra critica sociale ma anche spensieratezza
Dopo questo inizio, il rapper pugliese comincia ad alternare canzoni che attingono dai più svariati contesti storici e sociali come Il Dito Medio di Galileo, Sono il Tuo Sogno Eretico (qui l’analisi specifica) e La Ghigliottina nelle quali fa riferimento a grandi eretici e ribelli della storia come Giovanna D’Arco, Savonarola, Galileo e Danton ad altri brani che invece tornano ad attaccare le ipocrisie della società così per come la vede lui.
Basti pensare a La Marchetta di Popolino che sbugiarda tutte le debolezze dell’Italiano Medio; o a Legalize The Premier, un diretto attacco a Silvio Berlusconi sebbene l’imprenditore lombardo non viene mai nominato direttamente. Da questo punto di vista nota nota altissima per Goodbye, Malinconia e per Non Sono Stato Io.
Il primo brano, cantata con il supporto dell’ex frontman degli Spandau BalletTony Hadley, racconta in maniera fin troppo spietata la verità di un Paese dal quale tutti fuggono e dove è cosi difficile rimanere. Nel secondo invece, il Capa abbandona la metrica e i ritmi scanzonati per attaccare senza peli sulla lingua tutto quello che in Italia non funziona.
Tuttavia in questo album c’è spazio anche per la leggerezza che ha sempre fatto del repertorio di Caparezza. In Kevin Spacey Il Capa ci parla della sua passione per il cinema. In La Fine di Gaia si diverte a prendere in giro le bislacche predizioni sulla fine del mondo che nei primi anni degli anni ’10 andavano così di moda.
La Chiusura con Ti Sorrido Mentre Affogo serve a ribadire tutto quello che il Capa ha sempre mostrato di sé nel caso a qualcuno non fosse ancora chiaro.
A lui non interessa essere capito, a lui interessa essere, capito?
Conclusioni
Il Sogno Eretico è un album complesso nel quale Caparezza vuole dire tante cose, forse addirittura troppe. La solita metrica geniale riesce a condurre l’ascoltatore nel suo mondo così unico e, mai come questa volta, il rapper pugliese gioca con gli arrangiamenti. Dal raggae di Legalize The Premier al funk di House Credibility, passando per il rock di La Fine di Gaia per arrivare al suo solito hip hop dai connotati leggeri di La Marchetta di Popolino o di Kevin Spacey.
Un album completo, intenso e gradevolissimo che mostra la vera maturità di Caparezza.