10 film Musical da vedere assolutamente per scoprire il genere
9) Hair, Miloš Forman (1979)
Hair. Credits: CIP
I capelli lunghi e disordinati sono stati un veicolo importante del messaggio hippy, simbolo di anti-convenzionalità e libertà contro il sistema. Ecco spiegato il significato del titolo di questo musical, che è partito nei teatri Off-Broadway (il settore più sperimentale dell’industria) negli anni ’60, proprio quando la protesta anti-violenta e contro la guerra in Vietnam si faceva sentire negli Stati Uniti.
Hair ha infatti una storia particolarmente “impegnata”. Il musical a teatro, da cui il film è stato tratto, non era solo uno spettacolo, ma un momento di propaganda al termine del quale il cast distribuiva volantini per invitare il pubblico ai veri raduni di protesta hippy in corso nelle città americane.
La trama del film, riadattata rispetto al musical a teatro, ci parla della storia di Claude, un timido ragazzo che si reca a New York per arruolarsi volontariamente nell’esercito e partire per il Vietnam. Si imbatterà però in un gruppo di hippy vagabondi, capeggiati dall’allegro e carismatico Berger.
Berger e i suoi accolgono Claude nel gruppo, e cercano di combinarlo con una giovane borghese per cui ha una cotta, Sheila, e di dissuaderlo dall’andare in guerra.
Perché guardarlo
Per la storica colonna sonora rock che si apre e si chiude con i due brani più famosi al pubblico Aquarius e The Flesh Failures/Let The Sunshine In, oltre che per le atmosfere hippy e psichedeliche e la profonda riflessione sulle vite spente dalla guerra.
10) Rent, Chris Columbus (2005)
Rent. Credits: Sony Pictures
La versione cinematografica di Rent, diretta da Chris Columbus, è un adattamento piuttosto fedele del musical omonimo del ’96, opera a sua volta basata su La Bohème di Giacomo Puccini.
Nonostante i rimandi classici, si tratta anche in questo caso di un musical di genere pop-rock. I protagonisti sono gruppo di giovani artisti e musicisti che abitano nei quartieri di lower Manhattan (Alphabet) e cercano di sopravvivere tra i problemi col pagamento dell’affitto, l’affermazione sessuale e la droga.
Il contesto difficile di quegli anni, col dilagare dell’AIDS nelle fasce più giovani e libere della popolazione, fa da filo conduttore e rende sicuramente Rent è un musical “serio” e piuttosto drammatico, solo parzialmente smorzato dai toni di leggerezza tipici del genere.
Nonostante la spiccata natura drammatica dovuta all’elemento dell’AIDS, il messaggio finale è commovente e positivo: non importa quanto breve la vita, quel che conta sono I momenti felici e le persone con cui si ha la fortuna di condividerli. Di questo parla infatti il famoso brano “Seasons of Love”, ben tradotta in Italiano nella versione “Stagioni D’Amore”.
