Jim Carrey racconta del suo difficile passato da povero in canna
Jim Carrey è, da almeno venticinque anni, uno dei nomi più importanti e noti dell’industria del cinema. Famoso per i suoi ruoli comici e per le sue imitazioni, si è distinto nel corso degli anni anche in film drammatici e particolari, mostrando capacità a tutto tondo che lo rendono uno degli attori più apprezzati dei nostri tempi.
Però, come è accaduto per molti, la carriera di Carrey non è partita esattamente da premesse felici. Nel 2018, in un’intervista, raccontava di quando aveva 12 anni e suo padre aveva perso il lavoro, cosa che lo aveva portato ad avvicinarsi al mondo della delinquenza giovanile.
In seguito Carrey ha lavorato assieme al resto della famiglia in una fabbrica di pneumatici, con turni di otto ore come custodi o guardiani. Dopodiché, avendo abbandonato il lavoro in fabbrica, si è dedicato a girare in un van assieme a suo fratello. “So che suona triste” commenta l’attore di quei giorni.
“Vivevamo nei campeggi o vivevamo nel giardino di mia sorella, fuori, in campagna. E certo, nella tenda faceva freddo, ma in qualche strano modo era un tempo molto più felice”. Questo finché Carrey non è riuscito ad aprire per Rodney Dangerfield al Caesars Palace di Las Vegas, cosa che gli ha poi consentito di iniziare a costruire la carriera attoriale che conosciamo oggi.
Fonte: LAD Bible