Ecco la nostra selezione dei 10 migliori episodi di uno degli anime più amati di sempre, il capolavoro di Watanabe Cowboy Bebop
Giappone, fine anni ’90. L’azienda di giocattoli Bandai progetta dei modellini di astronavi spaziali, e sponsorizza una serie animata in cui essi possano comparire. Il regista in erba Shin’ichirō Watanabe raccoglie l’idea, ottenendo piena libertà creativa sullo show. Nasce così Cowboy Bebop.
Il leggendario anime del 1998 racconta la storia di tre cacciatori di taglie spaziali. A produrlo è lo studio Sunrise, già autore di serie celebri come Gintama e Inuyasha.
Cowboy Bebop è ambientato in un futuro non molto lontano, nel quale la Terra è stata distrutta. Gli umani, per sopravvivere, hanno dovuto colonizzare altri pianeti e satelliti come Marte, Giove o Europa. Anche il crimine è sopravvissuto, e infatti per tutto il Sistema Solare si sguinzagliano cacciatori di taglie per acciuffare i vari mafiosi.
Tra questi cacciatori abbiamo i tre protagonisti, Spike, Jet e Faye. Dimenticate le atmosfere orientaleggianti, perché Cowboy Bebop è forse l’anime con il respiro più occidentale, caratteristica che l’ha reso punto di ispirazione per gli occidentali stessi.
La serie conta 26 episodi, più un film aggiunto dopo la conclusione di Cowboy Bebop, che va a porsi nella continuity narrativa tra il 22° e il 23° episodio. Con non poca difficoltà, abbiamo raccolto i 10 episodi migliori di Cowboy Bebop. Gustateveli insieme alla splendida sigla della serie, firmata dai Seatbelts.
Non c’è nulla di più poetico che iniziare una Top 10 proprio dal primo episodio. Quando si dice “partire col botto”, è proprio questo che si intende con il pilot di Cowboy Bebop. Azione, commedia, fantascienza e tanto, tanto stile. A partire dalla sigla, una delle opening più famose di tutta l’animazione nipponica.
Asteroid Blues ha un solo intento: far innamorare lo spettatore al primo sguardo. E ci riesce. Ciò che salterà all’occhio subito, è che quasi tutti gli episodi di Cowboy Bebop citano canzoni o album celebri della storia della musica. E soprattutto, quanto la serie stessa sia stata poi citata in prodotti successivi. In particolare, una scena di Asteroid Blues sarà ripresa in modo molto simile da James Gunn nel primo Guardiani della Galassia.
Il secondo episodio di Cowboy Bebop vede già l’ingresso di un altro personaggio (a modo suo) memorabile. Watanabe sapeva che puntare sui cani era sempre redditizio. E così, diamo il benvenuto ad Ein, un corgi che Spike e Jet salvano da un laboratorio dove era sfruttato come cavia. Bellissime le astronavi, ma Ein rimane il corgi migliore del Sistema Solare. Oltretutto, già da questa puntata capiamo l’incredibile sfortuna che accompagna Spike e Jet quando si tratta di incassare taglie.
Salto in avanti al 22° episodio, che troviamo in ottava posizione soltanto per la quantità di risate che procura. Ormai in dirittura d’arrivo, il pubblico è già abituato all’alternanza tra comico e drammatico. Potremmo dire che ci sono dei picchi in entrambi gli stili, e Cowboy Funk è tra i più divertenti.
La rivalità tra Spike e un altro cacciatore, Andy von de Oniyate, con il suo costume da cowboy, è a dir poco esilarante. Cowboy Funk dimostra che la dinamica dei “rivali con lo stesso obiettivo che non concludono nulla” non è niente di nuovo, ma sempre divertente.
Un titolo illustre per un episodio illustre. Lasciamo da parte le gag per esplorare il dramma. In questo, gli sceneggiatori di Cowboy Bebop sono stati dei maestri. Hanno saputo dare sostanza sia ai protagonisti che ai personaggi secondari, rendendoli memorabili. Ciò riesce particolarmente bene in Bohemian Rhapsody, dove viene raccontata la storia di Chessmaster Hex.
Programmatore informatico geniale, minaccia di distruggere i gate iperspaziali, facilitando così la criminalità organizzata. Quando la ciurma del Bebop lo rintraccia, scoprono che si tratta di un anziano affetto da demenza senile. Certi che non sarà in grado di diffondere il programma di distruzione dei gate, lo lasciano andare. Addirittura, i protagonisti si ritrovano a patteggiare per la sua assoluzione.
Non un episodio particolarmente drammatico, ma un capolavoro di scrittura. Jet, membro più anziano dell’equipaggio, vanta un passato decisamente interessante. Ex-poliziotto del Sistema Solare, fa visita alla sua ex-compagna, Alisa. Scopre in quel frangente che il nuovo compagno di lei è un ricercato.
Il fulcro della puntata, più che la caccia all’uomo, è l’esplorazione del rapporto tra Jet ed Alisa. Ganimede Elegy è una delle puntate che meglio fa capire quanto Cowboy Bebop non cada mai nella banalità. E per Alisa, vale lo stesso discorso fatto per Chessmaster.
