Love And Monsters, la Recensione del nuovo teen sci-fi su Netflix

Insetti giganti dominatori di una Terra abbandonata. E un giovane Joel disposto a tutto per andare dalla sua amata. Ce la farà? La recensione di Love And Monsters, road movie post apocalittico molto divertente.

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Una Terra distrutta, insetti giganti sulla superficie e uomini reclusi sottoterra. Direttamente su Netflix, ecco arrivare Love And Monsters. Brillante teen movie che coniuga in maniera ottimale lo sci-fi post apocalittico a messaggi ambientalisti, oltre alla classica storia di formazione.

Love And Monsters, la Trama

In un futuro non poi così prossimo, la Terra non esiste più come la conosciamo. Interamente desolata e dominata da insetti mutati causa scorie radioattive. Insetti non del tutto amichevoli, per usare un eufemismo. In questo scenario post-apocalittico, seguiremo la folle avventura di Joel che dovrà armarsi di coraggio per andare dalla sua amata.

Love And Monsters, la Recensione

L’amore ai tempi dell’apocalisse. Niente virus però, tanto meno zombie. Semplicemente insetti giganti. Le scellerate scelte dell’essere umano si riversano ancora contro la sua stessa razza, al punto da devastare con le sue mani un mondo prossimo alla distruzione. Sparisce gran parte della popolazione di una Terra ormai in mano a creature modificate dalle radiazioni.

Così ci spiega Joel  in un preambolo preciso e divertente fino ad arrivare a quel presente-futuro dove quelle poche colonie di umani vivono sotto terra. Lo strano destino degli umani che lasciano la superficie a chi solitamente viveva sotto di essa. Sette anni passati con un trauma, anzi il trauma, come Disney insegna, per il nostro povero Joel sono tanti. Ancor di più se mai affrontato apertamente.

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Manca di coraggio, Dylan O’Brien, visto già nell’acclamato Maze Runner, ma non di valore. Insomma, ci prova ma non ci riesce ad essere valoroso. Tuttavia, da che mondo è mondo (soprattutto fantasy), solo l’amore riesce a smuovere le coscienze. Zaino in spalla, via dalla propria amata, attraversando le intemperie di un mondo che lo vede come preda e non come cacciatore.

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Love and Monsters parte quindi dall’assunto a cui Netflix ci ha da sempre abituato, ossia il teen movie in tutte le sue contaminate sfaccettature. Ecco quindi che ogni più classico cliché del genere in questione si amalgama alla perfezione con il genere formativo per eccellenza, il road movie. Crescere da soli, crescere con altri superstiti (tra cui Michael Rooker, il Merle di The Walking Dead), perfettamente in linea come vuole la tradizione, magari anche più piccoli del protagonista ma paradossalmente più maturi.

Il viaggio di 130 chilometri che diventa quindi espediente per crescere, per confrontarsi con sé stessi e quindi affrontare il trauma. Fino al colpo di scena dove il villain prende forma, anzi sembianze umane di un belloccio egoista. La più classica delle prove a cui ci si trova davanti, per vedere se l’insegnamento è stato ben recepito.

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Pur non brillando di momenti effettivamente sbalorditivi, Love and Monsters riesce costantemente a fuggire dalla sensazione di film déjà vu grazie all’inserimento dello sci-fi post apocalittico, con un immaginario che rimanda alla fantascienza anni Cinquanta carica di animali invasori.

Si pensi ad esempio ai classici Assalto alla Terra o ancora Tarantula e a tutto quel filone fatto di animali giganti ed affamati di umani. Tuttavia qui non c’è nulla da distruggere o sconfiggere, quanto più una sana convivenza laddove possibile, semplicemente guardando negli occhi di questi insetti e non giganti.

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Risulta quindi a dir poco evidente il chiaro messaggio ambientalista che Love And Monsters vuole dare alle generazioni future, creando quindi un film perfettamente bilanciato nei suoi generi che sfrutta in maniera molto buona.

Senza mai pretendere un’eccellenza memorabile, Love and Monsters è un film che si lascia guardare dall’inizio alla fine, anche solo per una buonissima CGI che offre un sempre suggestivo mondo di cui si spera resti sempre realtà esclusivamente filmica.