Il concerto dei Genesis al Bataclan di Parigi, nel 1973, li cattura nel loro momento più prestigioso
Anno 1973. 10 gennaio. I Genesis non sono uno dei gruppi più famosi del mondo, non ancora. Per il momento, guidati dalla teatralità concettuale molto anni ’70 di Peter Gabriel, sono uno dei nomi principali della scena prog. Che è abbastanza, come vedete, per riempire il Bataclan di Parigi.
Questo concerto, rimasterizzato con un mastodontico lavoro sia su audio che su video, ci restituisce il quintetto all’apice della propria era d’oro. O quasi, perché il loro album capolavoro, Selling England by the Pound, verrà pubblicato solo nell’ottobre di quello stesso 1973. Ma anche così, possiamo goderci il gruppo nel suo momento migliore.
Peter Gabriel, Tony Banks, Mike Rutherford, Steve Hackett e Phil Collins propongono il loro prog intricato e classicheggiante con grinta e disinvoltura. Lo fanno attraverso quattro tra i brani più apprezzabili del loro repertorio: due iper-classici, The Musical Box e Supper’s Ready, più Return Of The Giant Hogweed e The Knife. C’è spazio alla fine anche per una breve intervista.
Quello che possiamo apprezzare è davvero un rock d’altri tempi, tutto affidato alla dimensione analogica e performato senza l’ausilio di computer e trucchi audio. Da qui svariati piccoli errori di esecuzione e un’acustica non sempre perfetta, per non parlare delle riprese che non sono mai frontali e spesso mancano di catturare dei momenti essenziali.
Questi, però, sono i Genesis. Ancora ben lungi dal riempire gli stadi con Phil Collins al centro del palco, qui si presentano ancora timidi e cerebrali. Cantano di storie assurde che pescano nella tradizione inglese, nell’epica medievale e nella letteratura fantasy. Fanno musiche eclettiche e imprevedibili. Nel loro piccolo, da palchi in disparte come questo, fanno la storia.