Nel 2008 arrivò in sala 21, film diretto da Robert Luketic con Kevin Spacey e Laurence Fishburne, incentrato su un gruppo di studenti del MIT che tra gli anni ’80 e ’90 riuscirono a sbancare diversi casinò utilizzando la tecnica del conteggio delle carte nel blackjack.
Il film non è stato un vero e proprio successo di critica – neanche lontanamente -, sebbene al botteghino si sia saputo difendere piuttosto egregiamente. Tuttavia sin dal suo debutto è stato accusato di profonde inesattezze per quanto riguarda il mondo dei casinò e del gioco d’azzardo. Nello specifico, le inesattezze avevano a che fare con il mondo del blackjack.
21 è tratto dal libroBringing Down the House che raccontava il successo di un uomo e della sua gang che riuscì a ottenere grandi somme al blackjack proprio attraverso il conteggio delle carte.
Sebbene il libro racconti una storia vera, l’autore stesso dichiarò di essersi preso alcune libertà per rendere la storia più empatica e vicina a chi la leggeva. Un percorso simile a quello fatto dal film che, a sua volta, ha preso ancor più le distanze dalle vicende raccontate. E se ci si ispira liberamente da una storia che, a sua volta, era già stata adattata con fantasia, il risultato non può che essere povero di fatti reali.
21 e il Blackjack: cosa non va
Una delle cose errate che vengono dette dal film è il fatto che l’obiettivo del gioco del blackjack sia semplicemente quello di arrivare a 21 senza mai sforare.
Come si può facilmente capire dalla guida per novizi del blackjack online, questa affermazione non è del tutto esatta. Come descritto su questa guida, lo scopo del blackjack, online e offline, è quello di sconfiggere il mazziere, arrivando più vicino di lui alla fantomatica soglia di 21. Se supererete tale soglia, la vostra sconfitta sarà però automatica ed immediata. Si deve perciò agire con prudenza e astuzia.
Nella maggior parte dei casinò il mazziere si ferma a 16 per non rischiare di sforare. Partendo da questo assunto, se si ha una mano di 19, capirete bene che chiedere un’altra carta per aggiungere appena 2 punti non è di certo la scelta più adatta né la più saggia. Vi prendereste infatti un rischio del tutto inutile avendo una buona mano.
Un’altra inesattezza del film è l’idea che solo le persone geniali possano effettuare il conto delle carte per cercare di avere la meglio sul mazziere.
Non che questo significhi che contarle sia una passeggiata, ma di certo non serve una laurea al MIT per ottenere un risultato simile al tavolo del blackjack. Addirittura in rete ci sono un’infinità di veri e propri tutorial per imparare questa pratica.
Allo stesso tempo, nel gioco del blackjack descritto da 21, è altresì errato affermare che chiunque sappia contare le carte possa vincere ogni singola mano. Il conteggio delle carte è comunque un sistema per calcolare quale carta abbia la più altra probabilità di uscire.
Come ogni strumento statistico, può dare una chiave di lettura più precisa, ma non è un’assoluta garanzia. Come ogni previsione, si porta dietro un margine di errore tutt’altro che irrilevante.
Altro fatto da considerare è che anche i croupier, i direttori di sala e gli ispettori al casinò sono in grado di contare le carte. Se si vuole lavorare in un casinò il più delle volte non serve essere un esperto di blackjack, ma bisogna avere dimestichezza con tale pratica.
Molto spesso vengono analizzate le capacità di chi chiede di essere assunto in un casinò, a prescindere dalla funzione che andrà a ricoprire. Non è infrequente che vengano effettuati dei veri e propri test proprio in fase di colloquio, per assicurarsi di assumere delle persone che, di fatto, sanno come funziona un casinò.
Per oggi, dal mondo del blackjack, è tutto. Se siete appassionati di film incentrati sul gioco, vi consigliamo di non perdervi la nostra classifica dedicata ai migliori film sul gioco d’azzardo. Classifica che, ovviamente, è dominata dal meraviglioso Casinò di Martin Scorsese (per sapere di più, troverete qui un bel po’ di curiosità a riguardo).