While She Sleeps – Sleeps Society | RECENSIONE

While She Sleeps
Credits: While She Sleeps / YouTube
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Sleeps Society: la continua innovazione del Metalcore passa anche dalle note dei While She Sleeps

A differenza di quello che in molti avrebbero potuto pensare fino a qualche anno fa, il 2021 sembra sempre più un anno di rinnovo e rinascita a dir poco vincente per il metalcore. A dimostrarlo, dopo l’acclamato ritorno degli Architects, ci pensano dei While She Sleeps pronti a planare sulla scena con la loro nuova opera: Sleeps Society.

In uscita il 16 Aprile 2021, con Sleeps Society la band di Sheffield non presenta solo un nuovo capitolo metal contemporaneo ma, soprattutto, un nuovo progetto. Progetto che ancora una volta dimostra come gli artisti, ormai economicamente alle strette, siano costretti a “reinventarsi per sopravvivere”.

Al nome di Sleeps Society risponderà, infatti, anche il nuovo format esclusivo della band. Che, con buona memoria del ben più anziano “Linkin Park Underground”, conta di costruire un nuovo e differente legame con la propria fanbase.

Un movimento in avanti guardando all’indietro

Mettendo a tu per tu artista e ascoltatore i While She Sleeps costruiscono così non solo un nuovo modo di vivere il suo essere un progetto musicale. Ma, soprattutto, di riuscire ad autofinanziarsi senza il costante timore di ritrovarsi improvvisamente sul lastrico (incubo ormai sempre più diffuso in quella scena di artisti non baciati da svariati milioni di follower sui predatori servizi di streaming).

Non siamo qui però per parlare dell’economia dell’industria musicale (che meriterebbe decisamente un articolo a sé) quanto per presentare l’altra nuova offerta, artistica questa volta, proposta dal british quintetto metalcore.

Che il metalcore sia ormai in un processo di audace riscoperta di sé era ormai evidente già da qualche stagione. Una riscoperta singolare, dal gusto a metà tra il restauro di sensazioni “antiche” ed un modo diverso di concepire l’universo metal come un genere fluido e dai paletti più “ambigui” che mai.

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Un movimento in avanti guardando all’indietro che, vedendo nei Northlane di Alien (2019) una delle sue prime manifestazioni, ha ricevuto tra 2020 e 2021 il suo marchio a fuoco definitivo con lavori come Post Human: Horror Survival (Bring Me The Horizon) e For Those Who Wish To Exist (Architects).

L’eterogenea maturità dei While She Sleeps

Un filone a cui, anche se con sfumature e colori diversi, anche il metalcore dei While She Sleeps non poteva che accodarsi. Emerge così un prodotto fresco e che aggiunge ulteriore linfa vitale ad un genere (fortunatamente) sempre più duro a morire.

Così con Sleeps Society ci ritroviamo di fronte ad un album fresco e accattivante. La vena poppish non nuova al quintetto inglese ed impattante con gli assiomi del metal contemporaneo va ad impreziosirsi con l’utilizzo di elettroniche (vecchie e nuove) in una commistione bilanciata ed estremamente godibile.

Una soluzione, questa, che anche se meno radicale rispetto a quanto proposto dai progetti precedentemente citati, riesce a donare a Sleeps Society un tocco di freschezza e innovazione. Tutto ciò senza tradire il sound di una band che mostra nel suo DNA tracce di quell’alternative metal/hardcore e metalcore che ha messo le basi del genere nella prima decade del 2000.

Ad introdurre, l’album tracce come Enlightenment e You Are All You Need. Brani che ci presentano dei While She Sleeps che, non ancora assuefatti dalla sperimentazione, attraversano le vie sicure di uno stile già ampiamente battuto trattato però con cura, maestria e maturità.

Tracce intense e trascinanti solo, però, parziale biglietto da visita per il resto dell’opera. Di fatto il coronamento dello scontro tra metal ed elettronica giunge con pezzi come la brutale Systematic e la title track Sleeps Society.

Tracce, queste, tra le più dure e “fresche” dell’album con la loro natura schiettamente metal rafforzata in simbiosi da un’elettronica “matrixiana”. Non meno interessante il breve intermezzo electro ambient strumentale rappresentato dalla minimale ma riuscitissima Pyai.

Un album non impeccabile ma assolutamente riuscito

Tra i fiori all’occhiello di un lavoro convincente e godibile troviamo l’intensa Nervous. Power ballad in chiave alt/metalcore che nella collaborazione con Seimon Neil (Biffy Clyro) vede il coronamento di una traccia forse tra le più riuscite, nella sua semplicità, della discografia della band.

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Il solenne piano e voce di Division Strett è la conferma di una band che, ormai matura, non teme l’apertura a sound più delicati ed accessibili. Con le precedenti Know Your Worth e No Defeat for the Brave ritorniamo su tracciati già conosciuti che, per quanto riusciti ed affinati, niente di nuovo aggiungono all’esperienza musicale.

Nel complesso con Sleeps Society ci ritroviamo di fronte ad una band che abbraccia l’evoluzione senza però lasciarsi interamente “ammaliare da essa”. Un lavoro che potrebbe sembrare spaccato, diviso tra nuove aperture a pop ed elettronica bilanciate da un prodotto “abituale” ma perfezionato e maturato.

Proprio come per il brillante For Those Who Wish to Exist, anche in questa nuova opera dei While She Sleeps è impossibile non sentire un certo ritorno (forse voluto, forse no) ai suond e alle sensazioni che hanno fatto la storia di una generazione (Linkin Park su tutti) donando loro nuovo spolvero ed enorme dignità.

In conclusione, con Sleeps Society ci ritroviamo di fronte ad un album non impeccabile ma assolutamente riuscito. Carne fresca per il panorama metalcore, un altro ampio respiro che fa ben sperare in un futuro ed ancora più deciso rinnovamento che, alla musica mondiale non può far altro che beneficiare.