Orietta Berti ha rilasciato un’intervista ad Open, nella quale ha spiegato di appoggiare a pieno la Legge Zan, nuovo decreto nato per combattere l’omotransfobia.
Sono assolutamente favorevole alla legge Zan – spiega la cantante. Gli omosessuali non sono tutelati abbastanza, basta guardare agli ultimi casi. Chi non vuole questa legge evidentemente non ha questi problemi. Ai gay preme soltanto che ci sia il rispetto della persone, che non siano uomini e donne da additare, che non si sentano diversi dagli altri. È illogico dire di no a una legge così. A chi dice che c’è il Covid, che c’è la crisi, io rispondo che ci sono anche questi problemi
Andando avanti con l’intervista la Berti ha anche portato la sua esperienza personale di vita, nella quale è stata anche testimone di nozze dei suoi amici Sergio e Ezio.
Sono 26 anni che trascorro le mie vacanze con loro, sono la mia seconda famiglia. Stando con loro ho imparato molto. Ho capito anche che le vecchie generazioni sono più cattive nei confronti degli omosessuali. Penso a Malika, alla ragazza abbandonata dai suoi genitori. Ma che genitori sono questi? Meglio non averli. Ma vogliamo scherzare? Altro che malattia o vizio, l’omosessualità è ovviamente una cosa normale, è la natura e basta. Io per fortuna sono cresciuta in una famiglia con una mentalità aperta.
La cantante ha poi terminato la sua intervista spiegando come la colpa dell’omofobia sia da attribuire all’ignoranza e di come, secondo lei, anche la Chiesa dovrebbe fare la sua parte.
L’ignoranza è la colpa di tutto. Queste persone vanno aiutate, istruite. La gente è ancora omofoba. Certo, passi in avanti ne sono stati fatti negli anni, all’inizio della mia carriera molti erano costretti a nascondere il proprio orientamento sessuale. Era difficile, adesso la situazione è un po’ cambiata. Io, da credente, dico alla Chiesa di pensarci. Sono tutti figli di Dio. Le leggi si possono cambiare, eh.
Cosa ne pensate? Siete d’accordo con Orietta Berti?