Le 15 (+1) migliori canzoni di Caparezza [ASCOLTA]

Vista l'imminente uscita dell'album Exuvia, abbiamo deciso di ripercorrere la carriera di Caparezza, parlandovi delle sue 15 migliori canzoni

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5) Abiura di Me, Le Dimensioni del Mio Caos

Per questo pezzo vale grosso modo il discorso fatto in precedenza con Kevin Spacey. Caparezza in questo brano si diverte, canta il suo amore per i videogiochi, citando decine e decine di titoli che abbracciano decenni interi del medium videoludico. Tuttavia se per quanto riguarda il precedente brano, la critica era pressoché inesistente, in questa Abiura di Me il rapper pugliese non lesina qualche frecciatina.

Partendo dall’attacco ai suoi colleghi al contrario dei quali lui non scrive canzoni giocando a Guitar Hero, passando per la stoccata politica (Prendo soldi con il pugno alzato), per arrivare infine al solito attacco alle guerre (Nemmeno Freud saprebbe spiegarmi Perché la notte sogno di aumentare le armi Perché la terra mi pare talmente maligna Che in confronto Silent Hill assomiglia a Topolinia).

Insomma un perfetto connubio tra un qualcosa di assolutamente ludico e discorsi decisamente più seri e impegnativi, il tutto mischiato con la solita incredibile abilità scrittoria.

Se amate questo brano, potete leggere la nostra analisi approfondita qui.

4) Mica Van Gogh, Museica

In questo brano, caustico come pochi davvero, Caparezza mette alla berlina le abitudini di un uomo medio moderno, mettendole a confronto con uno dei personaggi più controversi della storia dell’arte, Vincent Van Gogh. Il grande pittore olandese è sempre stato additato, come molti altri geni insieme a lui, di essere pazzo. Tuttavia, ci dice il rapper, questa è solamente un velo dietro al quale noi ci nascondiamo per non ammettere di essere in grado di capire la grandezza di un artista simile.

Nell’arco della canzone, Caparezza ci racconta della grandezza del pittore in confronto alle abitudine di cui tutti siamo schiavi.

Lui, London, Paris, Anvers
Tu, megastore, iper, multiplex

A sedici anni girò tra collezioni d’arte
Tu a sedici anni Yu-gi-oh, collezioni carte
A vent’anni nel salon del Louvre
E tu nell’autosalon del SUV, rimani in mutande


Lui olio su tela, e creò dipinti
Tu olio su muscoli, e gare di body building
Lui paesane, modelle, prostitute
Tu passi le notti nel letto con il computer

Chi è dunque il vero folle? Il grande artista con le sue manie, fissazioni ma con la capacità di divenire un genio immortale che ha oltrepassato i limiti della storia o noi che viviamo le nostre vite tutte uguali, additando gli altri di pazzia? Caparezza non ha dubbi:

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Tu sei pazzo, Mica Van Gogh

3) China Town, Museica

Questa è una deli brani più intimisti di tutta la discografia di Caparezza. Il rapper pugliese canta un’accorata lettera d’amore alla scrittura. Come spesso gli abbiamo sentito dire in questi molti anni di carriera, la possibilità di mettere nero su bianco le sue idee è la cosa che lo rende più felice.

In questa canzone il cantante immagina la città sacra della scrittura, China Town, alla quale sono ammessi tutti, senza distinzione alcuna.

 Il mio Gange, la mia Terra Santa, la mia Mecca

Nel testo Caparezza racconta dei benefici salvifici della scrittura, in grado di dare voce a chi non ne ha e di fare esprimere tutti coloro che per un motivo o per l’altro non possono farlo.

Il prodigio che da voce a chi non parla, A chi balbetta

Infine il cantante di Molfetta parla anche di quanto possa essere divertente e quanto possa rendere felici scrivere.

 Il luogo non è molto distante, l’inchiostro scorre al posto del sangue, basta una penna e rido come fa un clown, a volte la felicità costa meno di un pound

Una di quelle canzoni nelle quali Caparezza mette un pezzo di sé stesso per donarlo a tutti, un vero gioiello.

2) Eroe (Storia Di Luigi Delle Bicocche), Le Dimensioni del Mio Caos

Caparezza dopo decine di canzoni nelle quali denuncia l’oppressione dei più deboli, decide di scriverne una nella quale si mette in prima persona nei panni di un operai sfruttato a tutti i livelli.

Il cantante di Molfetta ci racconta di Luigi, un classico muratore che tenta di sopravvivere ma che riesce a tenere duro e a non cadere nel vortice del gioco d’azzardo (Invece io passo la notte in un bar karaoke, Se vuoi mi trovi lì, tentato dal videopoker) né degli strozzini.

Ovviamente non mancano critiche alle ingiustizie che premiamo chi invece andrebbe condannato come Erich Priebke, l’ex SS che lavora nello studio del suo avvocato o i banchieri di Lodi che nel 2005 rubarono i soldi dei correntisti persino morti.

Questo brano è un inno che tutti coloro che pensano di non farcela, schiacciati da una società che non fa altro che sfruttarli. Un invito per tutte queste persone a tenere duro, a pensare ai propri figli e cercare di non cedere alle tentazioni. Tutti voi che pensate di essere nullità dimenticate dallo Stato e che sembrate invisibili agli occhi di tutti, siete in realtà eroi che salvano la nostra libertà.

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Un messaggio davvero forte e commovente tratta da una delle canzoni che Caparezza sentiva più sue anche a causa dell’esperienza vissuta col padre, musicista fallito e cha h faticato per mantenere la famiglia. Un vero must della sua discografia.

1) Vengo dalla Luna, Verità Supposte

Per questa prima posizione, lo ammettiamo, siamo stati molto combattuti tra due brani appartenenti entrambi allo stesso disco disco, Nessuna Razza (qui la nostra analisi approfondita) e appunto Vengo dalla Lunga. Abbiamo deciso di premiare quest’ultima poiché, a nostro avviso, ha un impatto anche dal punto di vista musicale più potente rispetto alla prima.

Questa canzone è forse il vero grande capolavoro di Caparezza. In grado di condensare tutte le ipocrisie della società razzista che teme il diverso. Capace in un colpo solo di attaccare tutti gli stilemi che fanno oramai parte della nostra cultura e che continuano a condizionare la vita sia di chi arriva ma anche di rimane.

Immedesimandosi nei panni di un alieno giunto sulla Terra, il rapper pugliese mette a nudo tutte le problematiche e le discriminazioni di sorta che un immigrato subisce regolarmente. Una perla sia per i giochi di parole che per la musicalità delle che per il ritmo.

Al primo posto onestamente non poteva che esserci questo pezzo. Se ne volete sapere di più vi rimandiamo al nostro approfondimento specifico, qui.

+1) Non Siete Stato Voi, Il Sogno Eretico

Per questo brano non abbiamo trovato un posto nella classifica in quanto, a nostro avviso, è come se fosse la summa di tutto quello che è il Caparezza-Pensiero. Con un ritmo monocorde che non gli si addice, il rapper pugliese attacca, quasi come un’arringa forense, ogni cosa che ritiene sbagliata nella società italiana.

Partendo dalla politica corrotta, passando per la mafia, il bigottismo religioso, l’incapacità di aiutare i cittadini disoccupati o in difficoltà, fino ad arrivare all’ipocrisia della guerra, di chi manda i giovani a combattere sul fronte per poi ricoprire con le bandiere le bare.

Abbiamo deciso di dare un posto speciale a questa canzone semplicemente perché tutti gli argomenti trattati nelle 15 precedenti si ritrova, tutti condensati, in questo spietato e caustico pezzo.

Cosa ne pensate della nostra classifica? Quali canzoni avreste inserito? Fatecelo sapere nei commenti.