Nel 2021 è sempre e ancora un piacere ritrovarsi il buon vecchio Sufjan Stevens nei dintorni. Il cantautore di Illinois si trova in uno stato di grazia dopo aver pubblicato, nel 2020, l’ottimo The Ascension, un disco che supera in statura sia The Age of Adz (2010) che Carrie & Lowell (2015).
Un peccato che il famoso progetto dei “cinquanta stati” sia stato liquidato dal cantautore più come uno scherzo che altro. Ma una cosa è certa: di ambizione, nei suoi lavori vecchi e nuovi, il cantante ce ne mette sempre comunque tanta.
Il caso è quello del suo nuovo disco, annunciato per il 2021: Convocations. Trattasi di un lunghissimo album, diviso in cinque volumi, per un totale di 49 tracce e che porterà via più di due ore e mezza di musica. E le canzoni saranno tutte strumentali.
La musica è stata interamente ispirata dalla morte del padre di Stevens, venuto a mancare l’anno scorso, poco dopo la pubblicazione di The Ascension. Per questo motivo i suoni esploreranno i vari stadi del cordoglio e si indirizzeranno su toni ambient e atmosferici.
I cinque volumi saranno intitolati, in ordine: Meditations, Lamentations, Revelations, Celebrations ed Incantations. Come anticipazione del primo, Sufjan ci fa già ascoltare una prima traccia (qui sopra): Meditations V.
Il disco per intero uscirà il 6 maggio 2021 ma l’artista inizierà a condividere settimanalmente ogni volume, uno alla volta, a partire appunto da Meditations, l’8 aprile. Che dire: le premesse sono buonissime. Mentre aspettiamo esprimiamoci solo in un bel: bentornato Sufjan.