Il durissimo sfogo di Chiara Ferragni contro Sistema Vaccini e Lombardia

Su Instagram Chiara Ferragni ha lanciato un attacco alla regione Lombardia, rea di aver vaccinato la nonna di Fedez solo dopo il suo sfogo

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Su Instagram Chiara Ferragni ha denunciato un fatto molto grave avvenuto alla sua famiglia. Come riporta l’influencer infatti, la nonna di suo marito Fedez, dopo mesi di attesa, avrebbe ricevuto immediatamente il vaccino anti-Covid solo perché la ragazza avrebbe sollevato il caso attraverso le sue stories.

Il duro attacco di Chiara Ferragni

Oggi la nonna di Fede farà il vaccino. E sapete perché? Perché dopo le mie stories di critica alla gestione dei vaccini di ieri, un addetto alla vaccinazione ha chiamato nonna Luciana chiedendo: “Lei è la nonna di Fedez? Alle 12 può fare il vaccino – scrive la Ferragni.

Se ieri ero arrabbiata, oggi lo sono ancora di più pensando che nonna Luciana, che aveva diritto di essere vaccinata da mesi, riesce a far rispettare un suo diritto solo perché qualcuno ha paura che io possa smuovere l’opinione pubblica. E invece le altre nonne che hanno lo stesso diritto e non hanno chi può farsi sentire mediaticamente come faranno? Chiedo il vaccino per tutte loro, per tutte le persone fragili, per tutti coloro i cui diritti fino ad oggi sono stati calpestati.

Ho molto riflettuto nelle ultime settimane se espormi e dire la mia su una situazione molto complicata e più grande di me o no, ma dopo questo ho deciso di farlo. Ho letto molto, mi sono informata cercando di ascoltare pareri diversi di gente che reputo esperta e con opinioni discordanti, ma ho deciso di parlare e dire quanto sono delusa, dispiaciuta, amareggiata e anche un po’ incazzata – continua Chiara Ferragni.

Sono incazzata perchè da più di un anno siamo chiusi in casa, da più di un anno la gente muore, da più di un anno i bambini non vanno a scuola e si chiede alle aziende, ai commercianti, ai ristoratori e non solo, di avere pazienza e tenere duro. Ma la gente che ha dovuto chiudere le proprie attività è stanca, sono stanchi i miei amici in cassa integrazione da un anno e stanno ancora peggio quelli che il lavoro lo hanno perso perchè i loro contratti scadevano o i freelancer con le partite iva e i liberi professionisti. Ho pianto ascoltando le loro storie e le storie di amiche che hanno perso una madre, un nonno, uno zio.

L’attacco al sistema

E tutto questo perchè? Perchè da un anno gli errori di chi dovrebbe prendersi cura di tutti noi si susseguono. Prima non si riescono a comprare le mascherine o si comprano dalla Cina e sono pure troppo care, poi non si hanno i reagenti per i temponi, e poi saltano i tracciamenti dei contagi e non si sono rinforzate le terapie intensive e adesso sto casino con i vaccini.

Vedere l’Europa a corto di vaccini perchè non è riuscita a fare un accordo decente con le case farmaceutiche è desolante. Vedere la Lombardia che fa un casino dietro l’altro è scoraggiante. Mi fa arrabbiare vedere i responsabili che continuano a sbagliare, sia quelli che c’erano e sono andati via che quelli che ci sono sempre stati e sono ancora sulle poltrone senza vergogna. Fino ai nuovi responsabili, quello che sono arrivati e non si prendono le colpe di quello che continua a succedere.

A me – prosegue Chiara Ferragni nel suo lunghissimo post – come a tutti, non interessa chi siete, da quale partito arrivate e quale è la vostra storia. Quello che ci interessa è l’incapacità di non riuscire nemmeno a prendere correttamente le prenotazioni di un vaccino di quello che potrebbe essere il nonno di tutti e si è fatto i chilometri nella speranza di vaccinarsi. Quello che ci lascia senza parole è vedere quanto indietro con le vaccinazioni nonostante siamo stati i primi in Italia a trovarci in questo casino e a causa vostra saremo gli ultimi ad uscirne.

Vogliamo che vi diate una mossa, che se sbagliate chiedete scusa e poi lasciate le vostre poltrone a chi ne ha le capacità Vogliamo che chi sbaglia paga, come è giusto che sia. Vogliamo vaccinare il prima possibile i nostri cari più fragili e smettere di avere paura che tra quei 500 morti al giorno possano essere i nostri affetti.

L’appello di Chiara Ferragni

Da persona privilegiata quale sono nelle scorse settimane ho pensato a cosa avrei potuto fare per aiutare a migliorare la situazione come ho provato a fare lo scorso anno ma non ho trovato una soluzione. E allora ho capito che intanto potevo fare questo appello per tutti i messaggi di followers che mi hanno raccontato le loro storie durissime legate al Covid e mi hanno chiesto di palrarne.

Questo appello lo faccio a Mario Draghi, persona che stimo e per la quale va il mio supporto e comprensione perchè non posso nemmeno immagine quanto è incasinata la situazione che ha ereditato. Questi appello lo faccio ancora di più ad ogni singolo politico, ministro, parlamentare, presidente di regione, ecc. A loro dico: “Basta Chiacchiere! Adesso bisogna rimboccarsi le maniche e lavorare perché la gente è stanca! Vogliamo tornare a essere orgogliosi di essere lombardi, italiani, europei! Perchè oggi non siamo più certi di poterlo essere!”

Cosa ne pensate?

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