Ho molto riflettuto nelle ultime settimane se espormi e dire la mia su una situazione molto complicata e più grande di me o no, ma dopo questo ho deciso di farlo. Ho letto molto, mi sono informata cercando di ascoltare pareri diversi di gente che reputo esperta e con opinioni discordanti, ma ho deciso di parlare e dire quanto sono delusa, dispiaciuta, amareggiata e anche un po’ incazzata – continua Chiara Ferragni.
Sono incazzata perchè da più di un anno siamo chiusi in casa, da più di un anno la gente muore, da più di un anno i bambini non vanno a scuola e si chiede alle aziende, ai commercianti, ai ristoratori e non solo, di avere pazienza e tenere duro. Ma la gente che ha dovuto chiudere le proprie attività è stanca, sono stanchi i miei amici in cassa integrazione da un anno e stanno ancora peggio quelli che il lavoro lo hanno perso perchè i loro contratti scadevano o i freelancer con le partite iva e i liberi professionisti. Ho pianto ascoltando le loro storie e le storie di amiche che hanno perso una madre, un nonno, uno zio.
L’attacco al sistema
E tutto questo perchè? Perchè da un anno gli errori di chi dovrebbe prendersi cura di tutti noi si susseguono. Prima non si riescono a comprare le mascherine o si comprano dalla Cina e sono pure troppo care, poi non si hanno i reagenti per i temponi, e poi saltano i tracciamenti dei contagi e non si sono rinforzate le terapie intensive e adesso sto casino con i vaccini.
Vedere l’Europa a corto di vaccini perchè non è riuscita a fare un accordo decente con le case farmaceutiche è desolante. Vedere la Lombardia che fa un casino dietro l’altro è scoraggiante. Mi fa arrabbiare vedere i responsabili che continuano a sbagliare, sia quelli che c’erano e sono andati via che quelli che ci sono sempre stati e sono ancora sulle poltrone senza vergogna. Fino ai nuovi responsabili, quello che sono arrivati e non si prendono le colpe di quello che continua a succedere.
A me – prosegue Chiara Ferragni nel suo lunghissimo post – come a tutti, non interessa chi siete, da quale partito arrivate e quale è la vostra storia. Quello che ci interessa è l’incapacità di non riuscire nemmeno a prendere correttamente le prenotazioni di un vaccino di quello che potrebbe essere il nonno di tutti e si è fatto i chilometri nella speranza di vaccinarsi. Quello che ci lascia senza parole è vedere quanto indietro con le vaccinazioni nonostante siamo stati i primi in Italia a trovarci in questo casino e a causa vostra saremo gli ultimi ad uscirne.
Vogliamo che vi diate una mossa, che se sbagliate chiedete scusa e poi lasciate le vostre poltrone a chi ne ha le capacità Vogliamo che chi sbaglia paga, come è giusto che sia. Vogliamo vaccinare il prima possibile i nostri cari più fragili e smettere di avere paura che tra quei 500 morti al giorno possano essere i nostri affetti.
L’appello di Chiara Ferragni
Da persona privilegiata quale sono nelle scorse settimane ho pensato a cosa avrei potuto fare per aiutare a migliorare la situazione come ho provato a fare lo scorso anno ma non ho trovato una soluzione. E allora ho capito che intanto potevo fare questo appello per tutti i messaggi di followers che mi hanno raccontato le loro storie durissime legate al Covid e mi hanno chiesto di palrarne.