Woody Allen ha rilasciato, lo scorso luglio, la prima intervista alla televisione americana negli ultimi 30 anni e precisamente a CBS News. Le sue parole, con le quali ha parlato di molti aspetti della sua vita legati alle accuse di molestie, è stata pubblicata da Paramount Plus lo scorso lunedì.
La scelta di mandare in onda questa intervista solo ora nasce dal fatto che HBO Max ha appena finito di pubblicare gli episodi di Allen v. Farrow, documentario nel quale si ripercorrono le ben note vicende che hanno contraddistinto gli ultimi anni della vita e della carriera del protagonista di Manhattan.
L’attore ha, come sempre, negato di aver molestato la figlia della sua ex compagna Mia Farrow, Dylan, quando aveva solo 7 anni. Il cineasta e la donna si sono separati 1992 dopo che Mia ha scoperto che Allen aveva una relazione con la loro figlia adottiva, Soon-Yi Previn, che è stata sposata con il regista dal 1997.
È assurdo, eppure questo modo di insultarmi permane – spiega Allen. Loro preferiscono aggrapparsi se non all’idea che io abbia molestato Dylan, almeno alla possibilità che io abbia molestato lei. Niente di quello che abbia mai fatto con Dylan in vita mia potrebbe essere frainteso nel modo che dicono loro.
Non c’era alcuna logia nelle accuse di Dylan. Non ho mai vissuto con Mia, non ho mai dormito a casa di Mia in tutti gli anni in cui sono uscito con lei. Abbiamo avuto una relazione, ma non sarebbe mai stata una relazione coniugale.
Andando avanti con l’intervista, Woody Allen ha anche parlato degli attori che negli anni si sono detti rammaricati di aver lavorato con lui (qui ad esempio le parole di Kate Winslet).
Penso che siano stupidi – dice Allen. Hanno buone intenzioni, ma sono sciocchi. Tutto quello che stanno facendo è perseguitare una persona perfettamente innocente e stanno permettendo questa menzogna