Ancora cattive notizie per Johnny Depp sul fronte legale. All’attore, infatti, è stata rifiutata la richiesta di appello fatta a seguito della sentenza nella causa contro il The Sun, giornale britannico che lo aveva definito un picchiatore di moglie.
Nella prima causa, il giudice si era dimostrato favorevole al The Sun. L’ex moglie di Johnny Depp, Amber Heard, aveva dimostrato secondo il giudice molti degli eventi raccontati, giustificando quindi l’appellativo che il giornale aveva dato a Depp.
Dopo la sentenza, Johnny Depp aveva fatto richiesta di appello e, negli scorsi giorni, il suo team legale aveva chiesto di riandare a processo presentando nuove prove. Tra queste, quella secondo cui Amber Heard non avrebbe dato in beneficienza ciò che aveva ottenuto col divorzio.
L’atteggiamento dell’attrice di Aquaman, secondo i legali di Johnny Depp, sarebbe una prova non solo delle abilità manipolatorie della donna, ma anche del suo essere alla ricerca di denaro.
Tuttavia le prove non sarebbero sufficienti a giustificare un nuovo processo, proprio perché le argomentazioni dei legali dell’attore non avrebbero alcun tipo di impatto sulla causa trattata.
Il giudice Underhill, direttamente dalla Royal Court of Justice di Londra, ha dunque asserito:
Rifiutiamo la richiesta di Mr. Depp di ammettere ulteriori prove a supporto della sua richiesta di appello e concludiamo che l’appello non avrebbe delle vere prospettive di riuscita. Per questo, rifiutiamo il permesso di appellarsi.
Un portavoce di Amber Heard avrebbe commentato la notizia asserendo che l’attrice è compiaciuta della decisione, ma non sorpresa, dal momento che le prove già presentate erano innegabili.
A Johnny Depp, dunque, non rimane altro da fare che usare queste ulteriori prove nel processo che avrà luogo negli Stati Uniti, nel 2022, in cui farà causa direttamente a Amber Heard per diffamazione.
Nel frattempo il sostegno dei fan di Johnny Depp non ha tardato a farsi sentire e l’hashtag #justiceforjohnnydepp è entrato direttamente in trend topic su Twitter.