Quando un film raggiunge il grado di cult, i fan iniziare a creare decine e decine di teorie nelle quali vengono raccontati retroscena bizzarri di una storia celeberrima. Willy Wonka e la Fabbrica di Cioccolato, diretto da Mel Stuart nel 1971, non fa eccezione. Una delle storie che maggiormente ha attirato l’attenzione di Internet è tuttavia quella che vuole che l’istrionico cioccolataio sia in realtà un macabro assassino. Ma andiamo con ordine.
I sostenitori di questa teoria affermano che Willy sia ossessionato dallo spionaggio dei suoi concorrenti. Questo lo porta a chiudersi all’interno della Fabbrica e, pian piano, impazzire. Questo lo porta ad elaborare un complicato piano per attirare parte della popolazione nella sua struttura e uccidere i figli.
Wonka prepara dunque una trappola diabolicamente complessa per attirare i bambini, con biglietti d’oro rilasciati e tutto quello che ne consegue. Una volta lì, voleva che tutti i piccoli sfortunati subissero il loro atroce destino. Il tutto orchestrato in una sorta di macabro piano sulla falsa riga di quelli visti anni dopo nella saga di Saw.
Questo spiegherebbe perché Willy rimane completamente impassibile per i vari incidenti capitati ai bambini, e spiegherebbe anche come gli Oompa-Loompa sarebbero sempre pronti con canzoni e danze di sorta ogni qual volta un bambino viene ucciso in una routine premeditata.
Tuttavia alla fine del film, lo sappiamo, Wonka rimane colpito dall’onestà di Charlie e lo invita a vivere con la sua famiglia nella Fabbrica. Questo, secondo la teoria, starebbe a identificare il momento ne quale Willy sceglie il suo erede nel suo malato piano. Il protagonista interpretato da Gene Wilder avrebbe scelto infatti il giovane per indottrinarlo sulla via della follia per lasciargli il suo impero del male in futuro.
Cosa ne pensate? Se non siete ancora sazi di teorie folli, vi rimandiamo qui per leggere quella che spiegherebbe come Willy Wonka e George Weasley di Harry Potter siano la stessa persona.