Lemmy Kilmister assoluto pazzouomo, anche da morto
La leggenda di Lemmy Kilmister prosegue anche dopo la sua scomparsa. Eccome. Il bassista e storico cantante dei Motörhead ha infatti fatto in modo di venir ricordato, una volta sopraggiunta la morte, non solo per il suo notevole ruolo nella mastodontica discografia della famosa band hard ‘n heavy.
Lemmy è morto il 28 dicembre 2015, all’età di 70 anni per via di un cancro alla prostata, un’aritmia e conseguente arresto cardiaco. Attivo fin dagli anni ’60, dapprima come roadie, l’artista è diventato famoso dapprima grazie al gruppo hard prog di culto Hawkwind, prima di iniziare il progetto Motörhead nel 1975.
Before his death #Lemmy asked for his ashes to be put in some bullets & handed out to his closest friends Today I received a bullet & was literally brought to tears Thank you @myMotorheadpic.twitter.com/gnI9aWe4iU
Per quattro decadi la sua musica è stata garanzia di qualità ed energia inesauribile nella scena rock. Tutte caratteristiche tipiche del suo stile come musicista, ma anche della sua figura pubblica. L’archetipo dela rockstar pura, coerente e infaticabilmente “ribelle”. Tutto questo, per Lemmy, non è finito con la morte.
Dopo la sua scomparsa, infatti, le sue ceneri sono state inserite all’interno di alcuni proiettili, sui quali è stata incisa la scritta Lemmy. Un ricordo per amici e conoscenti più cari, i quali possono ora letteralmente portare con sé una parte di ciò che Lemmy fu. La rivelazione arriva da Riki Rachtman, storico host del programma Headbangers Ball di MTV. La foto, qui sopra.