L’Amico del Cuore, Recensione del film disponibile su Amazon Prime Video

La nostra Recensione de L'amico del cuore, lo struggente dramma che vede protagonisti Casey Affleck, Dakota Johnson e Jason Segel, disponibile su Amazon Prime Video

L'amico del cuore
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L’amico del cuore è un’esclusiva Amazon Prime Video, disponibile per tutti gli abbonati dal 18 marzo 2021. Il film è basato su una storia vera, raccontata dall’editoriale The Friend: Love is Not a Big Enough Word di Matthew Teague, con il quale il giornalista ha raccontato la malattia e la morte della compagna e il supporto prezioso del suo migliore amico. La regia è affidata a Gabriela Cowperthwaite, nominata ai BAFTA nel 2014 per il suo documentario Blackfish. Nel cast Casey Affleck, Dakota Johnson e Jason Segel.

L’amico del cuore: la Trama

L’amico del cuore è il racconto della storia di Matthew, Nicole e Dane. Dalla turbolenta relazione tra i due fidanzati, passando dalla diagnosi del cancro e arrivando a dipingere gli ultimi giorni di Nicole, da questa storia vera avremo esperienza di quanto un’amicizia possa diventare un bene prezioso di fronte alle prove più difficili della nostra vita.

Cast

  • Casey Affleck: Matthew Teague
  • Dakota Johnson: Nicole Teague
  • Jason Segel: Dane Faucheux
  • Jake Owen: Aaron
  • Gwendoline Christie: Teresa
  • Cherry Jones: Faith Pruett
  • Denée Benton: Charlotte
  • Isabella Rice: Molly
  • Violet McGraw: Evie
  • Marielle Scott: Kat
  • Ahna O’Reilly: Gale
  • Azita Ghanizada: Elizabeth
  • Sampley Barinaga: Kenny

L’amico del cuore: il Trailer ufficiale

L’amico del cuore: la Recensione

Tanto cinema contemporaneo affronta il tema della malattia, il dolore di quelli che restano e quello ancora più forte di quelli che partono. La consapevolezza di lasciare dietro di sé delle ferite insanabili, si unisce a quella che il tempo è davvero una dimensione irreversibile.

Recentemente Supernova, di Harry McQueen, ci ha raccontato con un candore praticamente inedito il dolore di due anime gemelle che si separano per via della demenza precoce. Sam, portato in scena da un Colin Firth in una delle prove più intense della sua carriera, resterà al fianco di Tusker (uno Stanley Tucci che brilla per credibilità) fino all’ultimo istante, rispettando amorevolmente le sue volontà.

Anche in Italia abbiamo esempi virtuosi in questo senso. Sul più bello, esordio registico di Alice Filippi, reinterpreta in chiave pop quel filone del teen drama che racconta di giovani amori alle prese con lo spettro della malattia. Marta non è molto di più di una moderna Amelie, che combatte sì con la fibrosi cistica, ma con un vitalismo che diventa la cifra di tutto il film.

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Due esempi, decisamente differenti sotto tantissimi punti di vista, che però ci permettono di cogliere un dato. Spogliare il dramma del melodramma, della retorica, non lo rende meno potente dal punto di vista emotivo, anzi. Spesso nel racconto di una quotidianità così pura e semplice la sferzata si fa davvero importante. E L’amico del cuore rientra pienamente in questo discorso.

L’amico del cuore: esseri umani imperfetti

Il racconto di Matthew Teague è una storia vera, e come per tutte le storie vere della fiaba rimane ben poco. Al contrario, è una vicenda fatta di esseri umani imperfetti. Lei commetterà i suoi errori, lui sarà un fidanzato e padre assente per il suo lavoro di reporter. Non parliamo di una famiglia felice e ideale che affronta stoicamente la sua prova più dura. Matthew, Nicole e le due bambine hanno lottato con le proprie fragilità per restare uniti, e il cancro di Nicole, davvero la sfida più ardua, è anche l’ennesima.

È davvero una storia intrisa di realtà, ma inevitabilmente fatta di un “prima” e di un “dopo”. La diagnosi del cancro di Nicole è il perno intorno al quale ruota tutta la narrazione, fatta di continui flashback e flashforward sottolineati da variazioni sulla fotografia o sul tono della storia. Non viene mai però meno quel senso di verità che si fa quasi cronaca attraverso il punto di vista del protagonista.

Dane è davvero un collante per questa famiglia, non un semplice terzo incomodo. Questo non significa che egli incarni quella perfezione che manca a Matthew e Nicole: nemmeno lui si sottrarrà ai vizi e alle imprecisioni di un’umanità tanto imperfetta quanto reale.

Ciò rende L’amico del cuore un’opera assolutamente originale, che porta in scena un sistema di personaggi probabilmente unico nel suo genere. Soprattutto perché non sceglie un punto di vista, ma costruisce un piccolo dramma da camera totalmente composto comprimari.

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Le interpretazioni

Se Jason Segel è in qualche modo il continuum del film, la costante, il riferimento, per Casey Affleck e Dakota Johnson vi è decisamente spazio per una prova attoriale più diversificata. Mentre lei porta in scena le tante facce della malattia terminale, fatta di progressive consapevolezze e accessi d’ira, così come di confusione e grandissimo dolore, Casey Affleck sceglie lo stesso registro con cui ci ha conquistato in Manchester by the Sea.

L’attore sembra aver ormai trovato uno standard veramente elevato per le sue prove drammatiche. L’intensità che abbiamo trovato nelle sue interpretazioni più mature, fatta di un’incredibile compostezza e la capacità di convogliare tutta la tensione in un’unica tragica esplosione la ritroviamo anche in L’amico del cuore.

La potenza espressiva della sua recitazione è amplificata nel finale che diventa davvero emotivamente devastante. Mentre Dakota Johnson è trasfigurata da un make up che mette in risalto i segni fisici lasciati dalla malattia, i silenzi di Casey Affleck diventano più forti di qualsiasi urlo di dolore.

La colonna sonora fa ovviamente il resto, accompagnando gli ultimi momenti di Nicole cedendo il passo ad un melòs tenuto a tacere per tutto il film. Le musiche originali comunque sono degne di nota, capaci di sottolineare la dimensione così intima del dramma, definita da una regia leggera, estremamente semplice.

L’amico del cuore e il teatro della vita

Il teatro di Nicole diventa quasi un sotto-testo del film, e la sua ultima performance ne ribadisce l’importanza. Perché in fondo L’amico del cuore racconta del teatro della vita, fatto di tantissime comparse, di pochi attori principali. Su tutto, fatto di verità, e c’è sempre, per tutti, davvero un’ultima uscita di scena. Quando manca la forza per applaudire, avere qualcuno che lo faccia insieme a te è quanto di più inestimabile possa esserci.