Continua il periodo nero per Armie Hammer. L’attore, accusato qualche tempo fa addirittura di cannibalismo, dovrà infatti rispondere ad un’altra pesantissima imputazione mossa da una donna di Effie che l’ha accusato di averla ripetutamente stuprata nel 2017.
Il 24 aprile 2017, Armie Hammer mi ha stuprata violentemente per oltre quattro ore a Los Angeles – ha dichiarato la donna attraverso il suo avvocato Gloria Allred. Mi ha ripetutamente sbattuto la testa contro un muro provocandomi lividi sul viso e ha commesso altri atti di violenza contro di me, a cui non ho acconsentito, incluso complirmi i piedi con un frustino. Durante quelle quattro ore, ho cercato di scappare ma lui non me lo ha permesso. Pensavo che mi avrebbe ucciso. Poi se n’è andato senza preoccuparsi di come stessi.
La ragazza ha spiegato di aver conosciuto l’attore su Facebook nel 2016 e di aver intrattenuto con lui una relazione a intermittenza fino al 2020.
Mi ha abusato mentalmente, emotivamente e sessualmente – ha proseguito Effie. Ho cercato così duramente di giustificare le sue azioni, fino al punto di rispondergli in un modo che non rifletteva i miei veri sentimenti. Parlando oggi, spero di impedire ad altri di cadere vittima di lui in futuro – ha concluso la donna spiegando di aver avuto anche impulsi suicidi causati dalla relazione con l’attore.
Dal canto suo l’avvocato difensore della star di Chiamami col Tuo Nome,Andrew Brettler ha negato, tramite una dichiarazione fatta ad Hollywood Reporter, ogni accusa.
La stessa corrispondenza di Effie con il signor Hammer mina e confuta le sue accuse oltraggiose. Di recente, il 18 luglio 2020, [Effie] ha inviato testi grafici al signor Hammer che gli dicevano cosa voleva che le facesse. Il signor Hammer ha risposto chiarendo che non voleva mantenere quel tipo di rapporto con lei – si legge nella dichiarazione.