Paolo Calabresi, volto dell’elettricista Augusto Biascica nell’amatissima serie Boris, ha rilasciato un’intervista a Repubblica raccontando diversi aneddoti tra i quali quello di quando si finse Nicolas Cage per entrare allo stadio a vedere Milan Roma.
Non avevo i biglietti per la partita – racconta Calabresi. Chiamo il centralino dicendo che sono Cage. Hanno fatto tutto loro. Non avevo niente da perdere. Mi sono truccato, un po’ di fard nei capelli, lenti a contatto azzurre. Allo stadio hanno annunciato la mia presenza, mi sono trovato al fianco di Galliani, che aveva un inglese così scarso da non accorgersi del mio, e poi scesi nello spogliatoio con i giocatori mezzi nudi. Ero in un set di Tim Burton, i campioni venivano da me a ringraziarmi per i film.
Proseguendo con l’intervista, l’attore che ritroveremo anche nella serie TV dedicata a Francesco Totti, Speravo de Mori Prima, ha raccontato anche di aver provato a consegnare il cd di quel giorno allo stesso Nicolas Cage, cosa che però non gli è stata possibile.
Quando sono stato in tour teatrale a Los Angeles mi sono presentato con il cd delle mie avventure alla villa di Cage a Beverly Hills, non c’era nessuno e ho buttato il cd oltre il cancello. Sono piombati dieci addetti alla sicurezza, mi hanno restituito il cd con aria schifata
Infine Calabresi ha anche spiegato come abbia una sorta di dipendenza dal suo stesso trasformismo.
Lo facevo in parallelo alla mia vita normale. Da capo africano ho incontrato Walter Veltroni, ci siamo scambiati dei doni. Da Marilyn Manson sono andato nel galà della pubblicità di Mediaset. Mi sono finto John Turturro ai David di Donatello, al fianco di Alberto Sordi. Era una forma di dipendenza
Ritroveremo, come saprete, Paolo Calabresi, nella quarta stagione di Boris che arriverà in esclusiva su Disney Plus (qui i dettagli).