La caratteristica principale del design che è stato dato ad Atreus è sicuramente la grande vastità di tatuaggi presenti sul suo corpo, elemento tipico della cultura norrena. Tuttavia, come facilmente immaginabile, ognuno dei simboli che gli sviluppatori hanno piazzato sul suo corpo, ha un significato ben preciso.
I due presenti sul suo braccio si possono leggere come Stjrkrarmr e Happskejtr, termini islandesi traducibili come colpo fortunato e braccio esperto. Scendendo sul dorso della sua mano troviamo invece il termine hrada hond che significa come mano veloce, ad indicare la sua capacità con l’arco. Infine il tatuaggio sul collo si legge invece logr hug, termine che potremmo tradurre come mente calma. Questo è ovviamente un ossimoro se si pensa al carattere del giovane. Atreus è infatti un’autentica testa calda, più volte ripreso da Kratos per questo.
7) Il legame tra God of War e American History X
Vi siete mai chiesti qual è stato il momento nel quale la produzione di God of War ha deciso che Kratos avrebbe avuto quell’iconico design a cui oramai siamo abituati? Quando è stato deciso che sarebbe stato senza capelli e avrebbe avuto quel tipo di atteggiamento? Ebbene, la risposta ce la dà direttamente David Jaffe, in un’intervista del 2010, quando spiega di essersi ispirato a Derek Vinyard, personaggio interpretato da Edward Norton in American History X, autentico capolavoro del 1998 diretto da Tony Kaye. Non a caso infatti il celeberrimo tatuaggio che ricopre il petto del Fantasma di Sparta è posto sul lato sinistro del suo corpo, lì dove Derek ha l’iconica svastica.
Ci volle molto tempo per capire come sarebbe stato Kratos, e alla fine abbiamo preso ispirazione da Edward Norton in American History X, quando ha interpretato un nazista – spiega Jaffe. C’è questa scena in cui la polizia lo arresta e si vede quanto è attraente e prestante. L’ho mostrato all’artista e gli ho detto “Ok, quel senso di potere e aggressività che si vede sulla sua faccia, possiamo in qualche modo prendere questa, l’essenza di ciò che sta trasudando, e in qualche modo trasformarla in un personaggio che si adatta a questo mondo mitologico greco?”
8) La vera identità di Atreus indicata nell’arco del gioco
Prima che Atreus, nel climax finale del gioco, apprende la verità sul suo nome, durante tutto l’arco della trama, ci sono molti indizi che ci portano ad associare il Dio dell’Inganno Loki a lui. Innanzitutto sua madre, gigante del ghiaccio di Jötunheim e seconda moglie di Kratos si chiama Faye, abbreviazione di Laufey, nome della madre di Loki nella mitologia norrena.
In più Atreus, durante l’avventura, chiede se sia in grado di trasformarsi in un animale, questo perché la divinità che si scoprirà essere lui stesso era un noto mutaforma.
Un altro dettaglio che porta gli esperti dei miti norreni a comprendere l’identità di Atreus è il suo rapporto col Serpente del Mondo Jormungandr. Egli infatti, la prima volta che incontra il giovane insieme a Kratos gli lancia un’occhiata profonda e in seguito Atreus gli chiede aiuto. Questo perché nel mito il gigantesco e spaventoso animale è figlio dello stesso Loki.
L’ultimo elemento di continuità tra epica e videogioco infine, riguarda Baldur, uno dei nemici principali del gioco. Atreus infatti gli porta via l’invulnerabilità attraverso una freccia di vischio, guarda caso lo stesso oggetto col quale nel mito Loki uccide Baldur.
9) I curiosi intrecci dei doppiatori di God Of War
Nella prima trilogia la voce originale di Zeus era di Corey Burton, ruolo che aveva già ricoperto in un’altra opera basata sulla mitologia greca, ovvero sia il film Disney Hercules del 1998. Tuttavia in prima battuta al Padre di Kratos avrebbe dovuto dar voce niente meno che il leggendario Cristopher Lee, salvo poi abbandonare il lavoro a causa di divergenze creative. Ma fin qui non ci sarebbe niente di curioso.
Il punto focale arriva quando, scavando un po’, si scopre che Burton ha dato la voce ad un altro personaggio molto celebre, preso da un Universo totalmente diverso da quello di God of War. Stiamo parlando del Conte Dooku, che l’attore doppiò nel film di animazione del 2008 Star Wars: The Clone Wars e il cui ruolo nella Trilogia Prequel di Guerre Stellari fu interpretato proprio da Cristopher Lee.
Come se non bastasse, c’è un’altra curiosità, questa volta legata al personaggio di Ercole. In God Of War la voce gli viene data da Kevin Sorbo che, per chi non lo sapesse, interpretò lo stesso personaggio nella serie live action dedicata, autentico cult degli anni ’90.
10) La Mappa del Tesoro del Capitano
In God of War, sparpagliati per la mappa di gioco ci sono decine e decine di oggetti collezionabili e nascosti. Tra quelli più ambiti ci sono sicuramente le 12 Mappe del Tesoro, ognuna recante un’iscrizione utile. Una La Chiave del Capitano, tuttavia, sembra avere davvero poco senso, in quanto recita:
Con il Capitano nel ventre dell’Idra, la chiave era mia! Viaggiai verso una nuova terra, ma la mia nave naufragò e affondò portando con sé la mia preziosa chiave. Giace sul fondale, posata su un picco sott’acqua
Questa iscrizione non è altro che una citazione fatta ad un personaggio molto marginale, seppur ricorrente, nella trilogia greca di Kratos. Il Fantasma di Sparta incontra infatti per la prima volta il marinaio nel primo capitolo, quando si getta nella gola dell’Idra appena uccisa per recuperare la sua Chiave rubandola al povero Capitano appena inghiottito e lasciandolo morire nello stomaco del tremendo animale.
In God of War II ritroviamo lo sventurato navigante sotto forma di anima, evocato dal Re Barbaro per combattere lo Spartano. Il Marinaio tenta a fuggire dalla violenza di Kratos che, neanche a dirlo, lo uccide nuovamente.
Infine, nell’ultimo capitolo troviamo, negli Inferi, una sua nota furiosa, indirizzata ovviamente al Figlio di Zeus.
Avrebbe potuto salvarmi. Ha tenuto la mia vita nella sua mano, e mi ha lasciato andare. Potrei essere stato solo un semplice capitano di barca, ma mi ha trattato come se fossi niente! È lui la colpa del mio tormento qui! Spero che soffra nell’Ade come me. Accidenti a quel fantasma di Sparta!
Nella Pozza di Sangue , dove Kratos incontra le proprie paure, si può sentire Capitano gridare “Oh no, non ancora tu!”
Quante di queste curiosità conoscevate già? Quale altre avreste aggiunto? Fatecelo sapere nei commenti.