I Grammy Awards 2021 sono vicinissimi e non si placano le polemiche sull’inspiegabile esclusione di The Weeknd. Il suo ultimo album, After Hours, è emerso in fretta come uno dei migliori del 2020: ispirato, eclettico, coinvolgente. Eppure, Abel Tesfaye non ha ottenuto neanche una nomination.
Si parla apertamente di “comitati segreti” che, internamente alla complicata “burocrazia dei Grammy”, avrebbero tramato per non far partecipare l’artista canadese alla premiazione. Le voci di corruzione interne ai Grammy sono oggi più vive che mai e The Weeknd prende la palla al balzo per ergersi a paladino della giusta considerazione della musica da parte degli Awards.
“A causa [dell’attività] dei comitati segreti, non consentirò più alla mia etichetta di sottoporre ai Grammy la mia musica”, dice. Cioè, ogni futura pubblicazione di The Weeknd non sarà candidata agli Awards per volontà dell’artista in primis. Considerando il largo seguito dell’artista, nelle Americhe e in tutto il mondo, non è una mossa da poco.
Mentre c’è chi crede semplicemente che qualcuno, per chissà quale ragione, non voglia una vittoria del cantante né una sua esibizione ai Grammy, l’artista sta vivendo comunque il suo momento di massimo successo. La sua esibizione al Super Bowl, il 7 febbraio, l’ha visto in trionfo e gran parte del pubblico sembra ora essere con lui, contro i Grammy.