Il primo EP tutto in spagnolo di Selena Gomez è proprio quello che ci si aspetta, ma questo non lo rende meno piacevole
In qualche modo, Selena Gomez sembra trovarsi ad un bivio. Dopo più di una decade come popstar di punta della scena americana e internazionale, l’anno scorso ha puntato tutto sul suo disco Rare. Nonostante il buon successo di pubblico e critica, in molti hanno mancato di sentire e vedere le buone qualità dell’album.
Di conseguenza la cantante, oggi ventottenne, pondera di ritirarsi dalla musica. “Difficile fare musica quando la gente non ti prende sul serio“, dice. E in parecchi, purtroppo, appaiono ancora affetti da quell’eterna allergia al pop che impedisce loro di vedere in questa musica ogni buona qualità oltre alle potenzialità da classifica.
Sembra quindi che per il momento, indecisa se proseguire, la Gomez non sappia in che direzione muoversi. Il suo EP tutto in spagnolo, Revelación (lei è messicana da parte di padre) sembra essere principalmente un divertissement. Non si pone con l’audacia e la serietà di una produzione di Bad Bunny e certamente non tocca le vette di una Rosalía.
Eppure, in qualche modo, riesce ad andare ben oltre ciò che si propone. Al di là dell’ovvio omaggio a radici e lingua madre, le canzoni si dimostrano in grado di fare il punto sul latin pop all’alba degli anni ’20, proprio perché a dedicarvisi è una cantante che già parte da un grande successo internazionale e si espone con una forte visibilità sull’argomento.
Naturalmente, in questo è coadiuvata da una schiera di produttori che potrebbero riempire una stanza, tutti o quasi provenienti dalla scena latino-americana. Revelación è quindi anche un esercizio di stile, che però, ancora, convince ben più di quanto promette di fare nelle intenzioni iniziali. Un ascolto valido, diversificato, completo.
Le canzoni sono sorprendentemente buone, specie per chi, si intende, regge i tormentoni latino-americani oggi adeguatamente infarciti di 808 e tocchi leggeri di elettronica. Ma va detto che la traccia migliore in questo viaggio tutto latino è quella finale, Selfish Love, cantata anche in inglese e realizzata assieme a DJ Snake, che è francese. In ogni caso, merita un ascolto.