Animali fantastici – I crimini di Grindelwald – David Yates (2018)
Da maneggiare con cautela, uno dei blockbuster più controversi di questi anni arriva su Netflix, a soffiare (involontariamente?) sulle polemiche legate al nome di J.K. Rowling. La saga degli Animali Fantastici sta scontando un guado esistenziale che esula le recenti shitstorm del Twitter americano (poca cosa, se rapportate alla popolarità dell’autrice più letta di sempre); e l’ultimo I Crimini di Grindelwald è già passato agli annali come il primo flop del brand Harry Potter.
Parlare di flop è ovviamente un paradosso (al netto di una sopraggiunta freddezza in USA, il brand resta invincibile nel mondo), ma dopo l’apprezzatissimo primo capitolo qualcosa si è sicuramente inceppato; i Crimini di Grindelwald è un film effettivamente difficile, inapprocciabile al limite del respingente per quanti non si riconoscano nel culto del wizarding world.
Un semi-disastro editoriale prima che artistico, capace da solo di spingere la Warner a una riscrittura totale dei nuovi innesti, rivedere il cast principale, cancellare dal canone buona parte dello sfortunato capitolo. Che non è neanche male: ma ormai, la Storia ha decretato.