Una fortuna per tutti che St. Vincent, alias Annie Clarke, abbia deciso di fare suo questo 2021. Dopo un’assenza di quattro anni dall’ottimo Masseduction (2017), l’artista americana tornerà nelle nostre cuffie il 14 maggio con il suo nuovo album. Il titolo è Daddy’s Home e il primo singolo, già uscito con tanto di video, si chiama Pay Your Way in Pain.
Non facciamoci ingannare da quello che sembra un titolo di un album di Lana Del Rey: la cantante è decisa stavolta ad un approccio back-to-basics, che recuperi lo spirito della New York anni ’70. “Voglio che questa musica suoni come un film di [John] Cassavetes“, dice, piuttosto esplicitamente.
“Volevo toni caldi e non veramente distorti, per raccontare storie di gente imperfetta che è imperfetta e fa il meglio che può. Che è un po’ come è la mia vita” spiega, richiamando una poetica alla Lou Reed che non può che impreziosire il suo già conclamato talento.
“Sono tornata indietro a questi dischi che probabilmente ho ascoltato nella mia vita più di qualunque altro periodo, musica fatta a New York tra il 1971 e il 1976. Tipicamente post-figli dei fiori, calcia fuori l’idealismo hippie, la recessione americana ma pre-disco, quella parte cruda, rabbiosa, sinuosamente nichilista del tutto”. C’è una parola che viene in mente: punk.
Naturalmente il “punk” che tirerà fuori St. Vincent in questo primo singolo non sarà tanto quello diretto ed energico inglese, quanto quello poetico ed incerto che discende dai Velvet Underground e passa per Patti Smith. Mettiamoci in mezzo Andy Warhol, i Ramones, Allen Ginsberg, il CBGB’s e tutto ciò che di più tipicamente Newyorchese possa venire in mente.
Il disco sarà prodotto dall’infallibile Jack Antonoff, che qui sembra tranquillamente in grado di scordare i propri trascorsi indie pop per dedicarsi ad aiutare la Clarke nella costruzione del suo preciso sound. E niente da dire, il primo singolo parte benissimo: una delle migliori uscite del 2021 finora. Aspettiamo l’album con ansia.