Sanremo 2021: le nostre Pagelle della Seconda Serata [VIDEO]

Ecco i nostri voti sulle ultime tredici canzoni dei "big"

Sanremo
Credits: Rai / YouTube
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Ecco come andata la seconda serata del Festival di Sanremo

Sanremo 2021 prosegue. Nonostante difficoltà, imbarazzi (e virus), prosegue. Irama evita la squalificazione e presenta anzi uno dei pezzi più interessanti. La sala si riempie di palloncini “figuranti”, tra i quali uno di forma strana. Poi Achille Lauro conquista tutti con Bam Bam Twist. Ed Elodie sprizza talento da tutti i pori.

Una serata lenta specialmente negli intermezzi, ma valida nei pezzi presentati. La classifica finale è un mescolone, qualcosa che raramente si vede al Festival. E lentamente, molto lentamente, inizia a succedere di tutto. Come sempre Fiorello regge la baracca, ma più passano le serate più l’edizione di quest’anno convince. Non tutto ancora funziona, però.

Gli interventi degli ospiti per esempio proseguono tra alti e bassi. Laura Pausini, Il Volo e Leali/Bella/Cinquetti avranno fatto sicuramente la gioia dei loro fan, ma di certo rallentato il ritmo. Molto meglio Elodie, con un fantastico medley di mash-up tra vari pezzi classici: la vera reginetta della serata. Una nota a parte (è il caso di dirlo) per Gigi D’Alessio versione… trap.

I giovani: Wrongonyou propone un bel pezzo indie folk intenso, che non scade nel lamentoso ma sostiene un’atmosfera coinvolgente. Greta Zuccoli si presenta con un soul sensuale che sa di Arlo Parks, e convince specie nel refrain. Davide Shorty si fa ascoltare con un R&B divertente ma poco rimarchevole, mentre il divertente teatro pop dei Dellai chiude il tutto.

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Orietta Berti – Quando Ti Sei Innamorato

Orietta Berti si ripresenta sul palco dell’Ariston per l’ennesima volta, ormai non da veterana, ma da leggenda. Apre lei la gara. Una protagonista del passato necessaria per legittimare il futuro di Sanremo. Di buono c’è che il pezzo, per quanto tradizionale (ma con un bell’808 nel refrain) funziona, in una maniera tutta ad uso delle vecchie generazioni.

Voto: 7

Bugo – E Invece Sì

Bugo ritorna trionfalmente, dopo gli eventi del 2020, giocandosi più o meno tutta la sua carriera a questo punto. E se la gioca bene, con un pezzo poetico ma divertente, cantabile ma non troppo esagitato. La canzone non supera di certo la nomea di Sincero e cade sotto la linea di qualità di metà delle cose da lui fatte, ma non sfigura assolutamente, considerando cosa c’è in gioco.

Voto: 8

Gaia – Cuore Amaro

Gaia porta a Sanremo la “gioventù” in musica a gamba tesa, con un misto di melodie mediorientali, arrangiamenti etnico-folk e un ritmo concitato che trascina tutta la sensualità dell’insieme. La cantante non punta su una voce invadente, ma gioca molto su una melodia ondeggiante che non tralascia divertimento ed ispirazione.

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Voto: 9

Lo Stato Sociale – Combat Pop

Lo Stato Sociale fa esattamente ciò che ci si aspetta da questo complesso: un pezzo anarchico, che finge di divertire per lanciare messaggi “anti-sistema” nel solito modo “troppo indie”. Il pop rock si mescola al teatro demenziale, molto Elii, con un Lodo Guenzi celato per tutto il pezzo, per giocare sulla sua stessa nomea di “volto” del gruppo. Prevedibilmente imprevedibile.

Voto: 7

La Rappresentante di Lista – Amare

Quello de La Rappresentante di Lista è un bel pezzo pop emozionante e sfavillante, che oscilla tra la tradizione art indie tipica del complesso, gli accenni elettronici di Dardust (co-autore) e un ritornello che regge bene tutto l’insieme. L’energia si sente, la coesione del complesso pure e la voce di Veronica Lucchesi è impeccabile.

Voto: 8

Malika Ayane – Ti Piaci Così

Malika Ayane porta un R&B ballabile e sufficientemente coinvolgente. Il suo stile un po’ quello solito, che dà molto spazio alla voce con un ritmo deciso ma non eccessivamente evidente. La parte che funziona di più, paradossalmente, è il pre-ritornello. Il resto è facilmente memorizzabile, ma forse anche facilmente dimenticabile. Puro Sanremo.

Voto: 6

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