Sanremo 2021: le canzoni migliori secondo la Scimmia [VIDEO]

Ecco tutto quello che c'è di buono e anche buonissimo a Sanremo 2021 secondo noi

Sanremo
Credits: COLAPESCEDIMARTINO / YouTube
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Ecco le nostre selezioni delle migliori canzoni di Sanremo 2021

Le prime due serate di Sanremo 2021 sono trascorse e possiamo iniziare a tirare le somme. Per prima cosa: no, le canzoni non fanno tutte “schifo”. Anzi, Certo, bisogna ricordare che siamo a Sanremo ed è difficile sentire elettronica sperimentale o free jazz. Ma detto questo diversi dei brani in competizione sono a nostro avviso più che ascoltabili. Ecco quali abbiamo scelto.

Willie Peyote – Mai Dire Mai (La Locura)

Willie Peyote supera tutti con un pezzo autenticamente interessante, che parte da una citazione di Boris per lanciare una critica lucida ma anche ironica a… tutto. “Siamo giovani affermati, siamo schiavi dell’hype” è il verso portante di un fortissimo brano di conscious rap elettronico che conquista al primo ascolto. Per noi, il vincitore dovrebbe essere lui.

Irama – La Genesi Del Tuo Colore

Nonostante il relativo svantaggio dell’esibizione “in differita”, Irama completa con successo sul palco dell’Ariston l’evoluzione tracciata nei suoi ultimi lavori. Il suo rap ora gira a trecentosessanta gradi, con influenze electro (techno, persino) pop e indie, tutte cucite insieme dalla sempre sapiente mano di Dardust.

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La Rappresentante di Lista – Amare

Da La Rappresentante di Lista non c’è da aspettarsi altro che qualità e ovviamente anche stavolato il complesso cult indie non delude. In un perfetto equilibrio tra pop ispirato ed eclettismo strumentale la voce di Veronica Lucchesi conquista tutto e riesce subito più originale ed incisiva di metà delle altre ugole femminili della competizione.

Extraliscio e Davide Toffolo – Bianca Luce Nera

Echi di balcani e tradizioni gitane nello sfogo da ubriachi in un locale notturno degli Extraliscio e di Davide Toffolo. La canzone segue un ritmo irresistibile e conquista tanto per l’evidente background “ethnic” quanto per la convinzione di voler distinguersi. In una competizione segnata in gran parte da lenti e melodie melense, questo brano è una vera liberazione.

Max Gazzé – Il Farmacista

Max Gazzé completamente folle, come c’è da aspettarsi da lui, tra Frankenstein Junior e Rocky Horror Picture Show. Il suo pezzo è del tutto fuori dagli schemi e infatti ovviamente il pubblico non lo promuove. Un art rock concettuale ma anche disimpegnato, una parodia ma anche un divertissement, che coinvolge proprio perché sta su un piano completamente isolato.

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