Una grande soddisfazione quella per Jane Fonda, premiata ai Golden Globe 2021 con il premio alla carriera Cecil B. DeMille. L’Award, che porta il nome dello storico regista della Hollywood classica, viene assegnato per “contributi straordinari al mondo dell’intrattenimento”.
Questo di certo si può dire di Jane Fonda, attrice simbolo e volto immancabile della New Hollywood a cavallo tra anni ’60 e ’70. Assieme anche al fratello Peter l’attrice ha segnato tutto il nuovo cinema dell’epoca, proseguendo nel frattempo la tradizione del padre Henry, apprezzatissimo attore del periodo classico.
“Anche lui ha vinto questo Award” dice infatti Jane, rispondendo alle domande dei giornalisti. E non si sbaglia: Henry Fonda è stato premiato nel 1980. Per quanto riguarda lei, il numero di contributi significativi al cinema Hollywoodiano apportati è quasi troppo alto per poterli elencare tutti.
Basti ripensare a film come A Piedi Nudi Nel Parco (1967), Barbarella (1968), Non si uccidono così anche i cavalli? (1969), Klute (1971), Sindrome Cinese (1978) e Dalle 9 alle 5… orario continuato (1980). C’è molto altro, naturalmente: per esempio, lei stessa ricorda di aver interpretato Nora in Casa di Bambola di Ibsen. “Lo rifarei, ma ora sono troppo vecchia”, dice.
Una carriera pluri-decennale che ha portato l’attrice, oggi ottantatreenne, a lavorare con i più grandi registi e a permanere al centro della cultura americana (non solo filmica) fino agli anni ’80 e oltre. Per esempio è stata proprio lei, una quarantina d’anni fa, a lanciare la moda del fitness e della cura del corpo, con un serie di video di grande successo.
Non si dimenticano, per contro, le sue forti posizioni anti-establishment nell’era della controcultura. La sua forte presa di posizione contro la Guerra del Vietnam le guadagnò addirittura il nome di Hanoi Jane. Questo tuttavia non affossò la sua carriera. Al contrario: ancora oggi è nota come attirce (e donna) perseverante, tenace ed indipendente.
Nel suo discorso di accettazione del premio, che potete vedere qui sopra, la Fonda rende omaggio agli altri partecipanti ai Golden Globe, parlando di alcuni dei film più chiacchierati e rimarcando l’importanza che ha l’arte nel mondo di oggi. “L’arte non solo è stata sempre al passo con la storia, ma ha condotto per la via. Quindi, siamo dei condottieri!”
“Siamo una comunità di narratori di storie e le storie hanno sempre un modo di cambiare i nostri cuori e le nostre menti tale da aiutarci a guardarci l’un l’altro sotto una nuova luce. Ad avere empatia, a riconoscere che nella nostra diversità siamo prima di tutto umani, non è così?”