Che fine ha fatto Justin Berfield, il Reese di Malcolm in the Middle

È stato il mitico Reese di Malcolm in the middle, bullo dall'animo insicuro. Ma che fine ha fatto Justin Berfield? Scoprite con noi cosa ha combinato dopo la fine della sitcom

Justin Berfield
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Che fine ha fatto oggi Justin Berfield, il Reese di Malcolm in the Middle?

La serie Malcolm, titolo originale Malcolm in the middle, ha chiuso le sue 6 gloriose stagioni nel lontano 2006, ma resta indimenticabile per milioni di fan in tutto il mondo.

Vi abbiamo già raccontato l’assurdo destino del protagonista, Frankie Muniz, colpito giovanissimo da un ictus cerebrale che gli ha portato via gran parte dei ricordi, compresi quelli legati alla sitcom Malcolm in the middle.

Quanto a Bryan Cranston, papà di Malcolm e dei suoi 3 fratelli, dopo aver conquistato il piccolo schermo nei panni dell’inetto, disastroso Hal, ha decisamente cambiato registro, trovando il punto più alto della sua carriera come Walter White, iconico protagonista di Breaking Bad. 

Ma che fine ha fatto oggi il secondogenito Reese, al secolo Justin Berfield?

Abbiamo conosciuto Justin Berfield come il secondogenito della stramba famiglia di Malcolm. Reese è un adolescente problematico, che ha scelto di nascondere le proprie profonde insicurezze sotto la classica maschera del bullo. E perché la farsa sia credibile, Reese punta soltanto i più deboli, per sottoporli a scherzi e torture sempre nuovi, toccando vertici di vera crudeltà.

Prima del successo di Malcolm, Justin Berfield aveva già interpretato svariate sitcom di successo. Nato il 25 Febbraio del 1986 a Los Angeles, debutta a soli 5 anni nello spot del Caffè Folgers. La sua carriera spicca rapidamente il volo, tanto che Justin verrà soprannominato “The Commercial Kid”, il ragazzo delle pubblicità.

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Justin Berfield, attraverso pubblicità e spot commerciali diventa un volto familiare per il pubblico televisivo americano. Passa così naturalmente alle serie tv di stampo più pop, collezionando una lunga serie di apparizioni in sitcom di successo, tra cui La famiglia Bowman, The Mommies, Kim Possible, …E vissero infelici per sempre.

Ma replicare il successo di una serie come Malcolm in the middle si rivelerà più difficile del previsto.

Justin Berfield resterà indissolubilmente legato al personaggio di Reese. Un destino comune ad altri interpreti del cast, e in generale alla maggior parte degli attori che interpretano sitcom di successo. Dopo il 2006, anche Justin Berfield faticherà moltissimo a rinnovare la propria immagine, trovare nuovi ruoli e consolidare l’interesse del grande pubblico.

Dopo la fine di Malcom, Justin Berfield tenterà allora di reinventarsi nella veste di produttore e show runner. Essendo cresciuto praticamente sul set, poteva vantare una notevole esperienza in termini di produzioni televisive. E in effetti, passare dietro le quinte poteva essere un ottimo modo per aggirare la sfida, continuare a godere della notorietà di Reese, senza affrontare una serie infinita di casting, alla disperata ricerca di un ruolo altrettanto incisivo.

Justin Berfield inizia così a lavorare nel team della Virgin Produced, ma il successo come producer tarda ad arrivare. Nel 2007 lavora al film tv The Pet Detective. Seguiranno nel 2010 la serie Sons of Tucson e nel 2012 il programma Comedy Vault. 

Ma la sua carriera come produttore, nel 2012 si è già rivelata palesemente fallimentare. Così il nostro Reese esce dai radar, e da 8 anni a questa parte il suo nome non risulta più legato a nessun progetto, né come attore, né nelle vesti di produttore.

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Che si stia godendo il sole della California, o magari i guadagni di Malcolm in the middle, una serie dal successo fondamentalmente inesauribile?

Di certo, al momento Justin Berfield sembra essersi ritirato dallo showbiz americano.

Un’ultima curiosità, forse sconosciuta al pubblico italiano. Nel 1999 Justin ha partecipato ai casting di Star Wars : Episodio I – La minaccia fantasma. In particolare, ambiva a uno dei ruoli più importanti nel film e nella saga, quello di Anakin Skywalker. Ma l’audizione non ha colpito nel segno, mentre la parte verrà assegnata a Jake Lloyd. Un’altra meteora dello spettacolo americano, che non riuscirà a rilanciare la propria carriera dopo la fine trilogia.

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