Il ministro Franceschini spinge per la pronta riapertura di cinema e teatri
“Ad oggi, teatri e cinema sono chiusi in Francia, Germania, Regno Unito, Belgio, Portogallo. Ma siccome l’Italia è l’Italia vorrei che fossimo i primi a riaprire. L’operazione va fatta non con i proclami né con gli annunci ma per passi possibili“. A dirlo è Dario Franceschini, ministro dei beni e delle attività culturali.
Cinema e teatri, come tutti sappiamo, sono chiusi fin dallo scorso autunno, in seguito alla famosa seconda ondata di contagi che ha coinvolto il nostro paese (come, più o meno, tutti gli altri) dopo l’estate. La mossa è stata molto criticata, dato che si riteneva e si ritiene che tali strutture abbiano ampiamente dimostrato di essere sicure nel corso del 2020.
La polemica si è protratta nel nuovo anno con l’approssimarsi del Festival di Sanremo, che da parecchi è stato ritenuto ingiustamente autorizzato, dato che si tiene in un teatro. E anche se l’evento alla fine avrà luogo, salvo cambiamenti dell’ultimo minuto, Amadeus e i suoi hanno dovuto cedere a diversi compromessi, tra i quali l’assenza del pubblico in sala.
Dato il buon esito della graduale riapertura dei musei, ma anche il cattivo andamento economico del settore della cultura (72,9% in meno di ingressi registrati nel 2020), una decisione in merito si rende più impellente. E allora: “Bisogna ragionare della riapertura” afferma Franceschini, chiaro e tondo.
“Ho chiesto al Comitato Tecnico Scientifico un incontro urgente” dice Franceschini. “Mi confronterò poi collegialmente col governo, perché non sono certo io a decidere da solo, e col CTS per individuare tempi e modalità. Però penso che teatri e cinema, con severe e adeguate misure, siano più sicuri di altri locali già aperti oggi.
“E credo che l’Italia” conclude il ministro “Più di altri Paesi, abbia bisogno come l’ossigeno di tornare ad avere un’offerta culturale. Lo ha detto bene il presidente Draghi. Le città italiane senza teatri e cinema e le piazze senza musica sono più tristi: così l’Italia non è l’Italia”.