Gran Torino: Bee Vang denuncia gli insulti razzisti del film

Gran Torino e la rappresentazione delle comunità asiatiche in America

Gran Torino
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Bee Vang interpretava Thao in Gran Torino di Clint Eastwood

Sono passati più di dieci anni dall’uscita di Gran Torino, considerato un classico del cinema americano moderno nonché uno dei film più riusciti della carriera da regista di Clint Eastwood. Tornando sul film oggi, però, uno degli attori protagonisti ha da ridire su certi contenuti, ritenuti passabili all’epoca ma ora non più.

Bee Vang è l’attore che nel film interpretava il ruolo di Thao, il giovane ragazzo di etnia Hmong che Walter Kowalski (Eastwood) finiva col prendere sotto la sua protezione. Gran Torino si concentrava appunto sui rapporti tra un vecchio americano inacidito (e reduce della Guerra di Corea) e una famiglia Hmong che abitava vicino a lui.

Per quanto la morale del film spingesse in direzione anti-razzista, già all’epoca durante le riprese diverse discussioni avevano riguardato le varie “battute” sugli asiatici e gli insulti di carattere razzista spesso indirizzati a Thao e alla sua famiglia. La distanza etnica veniva sempre molto marcata.

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In particolare Vang si concentra oggi sulle grosse risate alle quali il pubblico prevalentemente bianco si abbandonava, al cinema, sentendo queste “battute innocue”. “Era sempre la gente bianca che diceva: ‘Non sai stare allo scherzo?'” ricorda Vang, con un intervento su NBC News.

Parla anche di come il razzismo contro gli asiatici, sempre un po’ passato appunto come “scherzo”, abbia mostrato il suo vero volto durante la pandemia. “Un virus microscopico è stato rimpiazzato da un bersaglio riconoscibile. E ancora una volta, in questa pandemia, un sentimento anti-asiatico ci ha trasformati in un pericolo senza volto e invasivo”.

Fonte: Variety