Silent Hill è probabilmente uno dei brand videoludici di stampo horror più famosi ed amati al mondo. Le sua ambientazioni ansiogene che ci conducono fin dentro i più oscuri lati della mente del protagonista che impersoniamo, continua a mettere i brividi a qualsiasi videogiocatore, ancora oggi. Come il titolo stesso ci fa capire, nodo focale di tutta la vicenda è la città che dà il nome al brand, Silent Hill, borgo fantasma invaso da cenere e oscurità. Ebbene, se vi dicessimo che al mondo esiste un luogo simile? E che questa città, Centralia, in Pennsylvania, fu usato dal regista Christophe Gans per ambientare la sua trasposizione cinematografica del gioco nel 2006? Ecco la sua storia.
La Storia della città fantasma di Centralia
Siamo nel 1850 quando venne scoperto un grosso giacimento di antracite, potente e utilizzato combustibile, sulla costa est degli Stati Uniti. Ovviamente una risorsa così preziosa non va sprecata e dunque si decide di creare una città sopra la miniera dove 1200 persone potessero vivere di quella materia prima. Venne dunque fondata Centralia.
Da qui in poi il piccolo centro crebbe, prosperò e lavorò felice. Neanche la tremenda crisi del 1929 riuscì a mandare KO la fiorente economica del piccolo borgo e della sua antracite. Nel 1962 gli abitanti di Centralia erano oltre 2700 e tutto andava bene. Tuttavia il piccolo centro aveva un problema spinoso, come molti altri: la spazzatura.
La città era infatti piena di discariche abusive e il comune cercava un modo per risolvere il problema contraddistinto da odori molesti e ratti attirati dalla presenza dell’immondizia sparsa per vari punti di Centralia. Per celebrare il Memorial Day del paesino, la giunta decise dunque di ripulire le sue strade, dando fuoco a tutte le varie discariche. Questo fu l’inizio della fine.
Il sottosuolo infatti, ricco di antracite, iniziò a bruciare e il fuoco divampò per le strade della città. Un’incendio scatenato da questo particolare combustibile ha una particolarità: è tanto facile da appiccare, quanto quasi impossibile da spegnere. Inutili furono i tentativi dei vigili del fuoco di Centralia di arginare le fiamme; i molti tunnel minerari scavati negli anni resero infatti impossibile circoscrivere il fuoco e fermarlo.
Gli abitanti non poterono dunque fare altro che continuare a vivere su un terreno che nel sottosuolo raggiungeva picchi di quasi 500 gradi centigradi. La situazione era oramai fuori controllo e divenne catastrofica nel 1981 quando il fuoco perenne continuò il suo lavoro di erosione fino a creare gigantesche crepe nel terreno che inghiottirono case, strade e tombe.
Neanche i morti possono riposare in pace – scrisse Greg Walter per People in quell’anno. Si ritiene che le tombe nei due cimiteri della città siano cadute nell’abisso di fuoco che infuria sotto di loro.
Il giorno di San Valentino di quell’anno Todd Domboski, di 12 anni, fu quasi inghiottito da una fossa fumante che si aprì sotto i suoi piedi mentre giocava nel cortile di sua nonna. Il ragazzo riuscì a salvarsi grazie ad un vicino che sentì le sue urla disperate, poco prima che la crepa dove era precipitato, raggiungesse temperature che lo avrebbero ucciso all’istante.
La sorte di Centralia era segnata. Il fumo perenne che fuoriusciva dal terreno scatenava, come facilmente immaginabile, malattie causate da intossicazione da Monossido di Carbonio e dunque l’intero territorio colpito, di circa 1,5 chilometri quadrati andava sgombrato. Il Congresso decise di evacuare i suoi residenti, pagandoli per il trasferimento e nel 1992 la città divenne un autentico borgo fantasma. Il codice postale fu eliminato, le case abbandonate e tutte le strade che conducevano a Centralia furono bloccate e l’accesso alla città interdetto.
Oggi restano ancora 7 residenti nella città autorizzati a rimanere nella loro città dal tribunale. A loro è stato vietato tramandare la loro proprietà o venderla. Sono oramai 60 anni che la città brucia senza sosta e gli esperti dicono che, se lasciato incontrollato, l’incendio ha combustibile per andare avanti per circa 2 secoli, lasciando Centralia deserta e avvolta nella nebbia e nella cenere.