Marilyn Manson, Esmé Bianco: “Un mostro che mi ha quasi distrutta”

L'ennesima testimonianza contro Marilyn Manson

Marilyn
Condividi l'articolo

Un’altra storia allucinante legata a Marilyn Manson

Marilyn Manson ancora nel mirino, protagonista di un’altra storia di abusi e torture raccontata stavolta da Esmé Bianco, la Ros di Game of Thrones. In una intervista con il magazine The Cut, l’attrice dettaglia i particolari più sconvolgenti della sua relazione con il cantante, iniziata fisicamente nel 2009.

Il tutto sarebbe cominciato sul set delle riprese per il videoclip I Want to Kill YouLike They Do in the Movies di Manson. Lì, il cantante avrebbe detto alla Bianco: “Dovrai fingere che ti piaccia essere maltrattata da me”. Da lì le cose si sarebbero presto evolute, portando ad una serie di situazioni sessuali parecchio spinte.

L’attrice racconta che Manson le avrebbe fatto assumere della cocaina, legandola con dei cavi, colpendola con una frusta e tormentandola con un “doloroso giocattolo sessuale elettrico” sulle ferite causate dalle frustate. L’attrice, all’epoca ventiseienne, si sarebbe convinta di aver creato con Manson un “legame”, andando quindi a vivere con lui.

LEGGI ANCHE:  Marilyn Manson, Love Bailey: "Mi ha puntato una pistola alla testa"

In seguito le cose sarebbero solo peggiorate. La Bianco svela che Manson avrebbe inziato a morderla durante il sesso, senza il suo consenso, minacciandola persino con un coltello. “Praticamente mi sentivo come una prigioniera” racconta “Andavo e venivo per il suo piacere”.

“Quelli con cui parlavo erano completamente controllati da lui. Chiamavo la mia famiglia nascosta nell’armadio” continua a ricordare l’attrice, spiegando quindi come le cose, dopo due mesi, sarebbero finite fuori controllo. Manson, dice lei, l’avrebbe inseguita in giro per la casa con un’ascia. Al che lei avrebbe giustamente deciso di andarsene.

Fonte: Consequence of Sound