Quentin Tarantino, parlando con Empire, ha rivelato come una delle scene più iconiche e divertenti del suo Django Unchained stava per essere tagliata. Stiamo parlando della sequenza nella quale i membri del KKK si lamentano dei cappucci mal fatti e nel quale c’è anche un cameo di Jonah Hill.
Ci sono tante risate isteriche in quella scena. Più di quante io ne che abbia mai sentite in nessuna proiezione di un film, e questo succede in tutto il mondo – spiega Tarantino. Quella era la scena preferita di tutti nella sceneggiatura. Quella scena era la metà del motivo per il quale Amy Pascal di Columbia voleva fare il film.
 Ma è stata una di quelle scene per cui è stato un tale successo sulla pagina che ho iniziato a farmi intimidire, sarebbe stato così bell nel film? Tutti la adorano così tanto su carta che perderà qualcosa nella traduzione una volta che avrò un gruppo di attori che interpretano i ruoli? Perché non si basa su una performance, coinvolge un sacco di persone. E succede in un momento particolare del film.
Giriamo la scena e dimentichiamo il fatto che è una lunga sequenza comica: è un non sequitur di cinque minuti in un film che è già molto lungo di per sé. Quindi io e il mio montatore Fred [Raskin, ndr]  abbiamo tagliato il film insieme, abbiamo tagliato quella sequenza insieme e ne siamo davvero contenti.
Una volta incontrai un intervistatore dopo pranzo e gli dissi: ”Hey, vuoi vedere una scena del film?” E lui: “Sì certo, ne sarei felice!” Oppure la mostravamo a un regista o a chiunque veniva a trovarci. E così abbiamo avuto quattro volte diverse in cui qualcuno è venuto a trovarci per qualsiasi motivo e abbiamo tirato fuori quella scena e gliela abbiamo mostrata. E nessuno ha mai avuto la risposta che pensavamo avrebbe dovuto ottenere. Non sapevano davvero cosa diavolo stavano guardando. Sembrava quasi come in The Prestige quando Christian Bale fa il trucco magico e Hugh Jackman rimane di stucco.
Cosa ne pensate? Avete amato anche voi quella scena di Django Unchained (qui i dettagli su Django Vive con Franco Nero)