Buffy, Charisma Carpenter accusa Joss Whedon di maltrattamenti sul set

Le accuse di Charisma Carpenter sono chiare e molteplici

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Charisma Carpenter, la Cordelia di Buffy, si sfoga contro Joss Whedon

Sono passati quasi vent’anni dalla fine di Buffy, la storica serie creata da Joss Whedon con Sarah Michelle Gellar nel ruolo della famosa Cacciatrice. E quasi venti ne sono trascorsi anche dal termine di Angel, la serie spin-off con David Boreanaz (Angel, appunto). Oggi Charisma Carpenter, attrice in entrambe, giunge a gettarvi delle ombre.

La Carpenter interpretava Cordelia Chase, una ragazza popolare ed inizialmente egoista che poi però, di episodio in episodio, veniva coinvolta sempre più nelle avvenuture della “Scooby-Gang” (Buffy, Willow e Xander), fino ad unirsi a loro. Presente per tre stagioni, Cordelia si univa poi ai protagonisti di Angel in vicende collegate ma distanti dalla serie originale.

Il tutto, nell’arco di sette anni di produzione, sotto l’egida di Joss Whedon, ideatore e produttore di entrambi gli show. E proprio di lui oggi parla l’attrice, richiamando abusi verbali e maltrattamenti da lui perpetrati nei confronti di lei in parecchie occasioni. Lo sfogo di Charisma Carpenter giunge su Twitter (post qui sotto).

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La sua scelta di farsi avanti giunge di certo sull’onda delle recenti accuse contro Marilyn Manson, che hanno portato molte donne vittime di abusi a parlare. Altresì, nel tweet stesso, la Carpenter difende Ray Fisher, che a sua volta l’estate scorsa aveva accusato Whedon di maltrattamenti perpetrati sul set di Justice League, film da lui sceneggiato nel 2017.

“Joss era il vampiro”

“Per quasi due decadi” dice la Carpenter “Ho tenuto a freno la lingua ed ho persino trovato scuse per certi eventi che mi hanno traumatizzata fino ad oggi. Joss Whedon ha abusato del suo potere in numerose occasioni mentre lavoravamo insieme sul set di Buffy The Vampire Slayer ed Angel“.

“Mentre lui trovava la sua condotta scorretta divertente, [questa] serviva solo ad intensificare la mia ansia da performance, rendermi impotente ed alienarmi dai miei pari. Gli incidenti distrubanti hanno dato il via ad una condizione fisica cronica per la quale ancora soffro”.

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Dopo aver espresso solidarietà appunto verso Ray Fisher, la Carpenter parla dell’ambiente di lavoro “tossico” spesso creato da Whedon, citando una “storia” intera fatta di questi comportamenti. Parla di come diverse volte abbia minacciato di licenziarla e di come fosse “cattivo” e tendesse a mettere sul set alcuni attori contro gli altri.

In particolare, la Carpenter ricorda di come Whedon la chiamasse “cicciona” quand’ella era incinta, nel 2002/2003, di fronte a tutti gli altri attori. La confessione dell’attrice è lunga e fitta di particolari ed aneddoti, segno che, se questi comportamenti di Whedon corrispondono a realtà, non devono essere stati occasionali.

Fonte: Variety