Così come per Creepshow, anche qua ci troviamo di fronte ad un film a episodi con la stretta collaborazione di Dario Argento. E ancora, un altro adattamento ma stavolta dei racconti di Edgar Allan Poe. I due registi, nonché grandi amici, confezionano così un film ampiamente criticato ma dall’innegabile fascino. A Romero, il compito di trasporre Fatti Nella Vita del Signor Valdemar.
La Città Verrà Distrutta all’Alba, 1973
Un flop al botteghino rivalutato solo negli anni a seguire, come accade (quasi) sempre ai grandi film. Non ci sono gli zombi a creare disastri ma l’ingenuità di alcuni militari a cui scappa dalle mani una potente arma chimica che fa scatenare una violenza incontrollabile a chi ne viene a contatto. Se da un lato è palese l’attacco all’istituzione militare, dall’altro Romero guarda agli esseri umani e a cosa farebbero pur di mettersi in salvo.
La Stagione della Strega, 1972
Come cantavano i Donovan, Romero si abbandona alla stregoneria con questo suo terzo film dopo la breve parentesi nella romantica. Un film ampiamente sottovalutato e dalle atmosfere cupe in cui il regista guarda alla conversione di Joan, casalinga annoiata e stereotipata, che viene attirata dal mondo dell’occulto quasi per caso; realtà e finzione diverranno indistinguibili. Un film chiaramente figlio dei suoi tempi, dove il regista vira su uno stile più sperimentale. Non certo per tutti i palati, ancor meno per chi si aspetta il classico Romero splatter.
Il film di Romero preferito da Romero. Strano a dirsi ma tra i “suoi” mostri, il regista è sempre stato affezionato a Martin, il giovane ragazzo che narcotizza giovani donne per berne il loro sangue. Wampyr è disponibile in due versioni, una con il cut del regista e un’altra rimontata da Argento con le musiche dei Goblin, esattamente come accadrà qualche anno dopo per Zombie.