Dopo le scimmie, il successivo passo logico per Neuralink sono naturalmente gli esseri umani
Come al solito, Elon Musk ha grandi progetti. Mentre da una parte la sua SpaceX intende portarci su Marte, dall’altra Neuralink, altra importante azienda nella quale sta investendo con convinzione, vorrebbe curare malattie e difetti fisici agendo direttamente sul cervello umano.
L’avveniristico impianto, testato già su scimmiee maiali, potrebbe iniziare ad essere testato sugli esseri umani già “later this year”. Dice Musk: “Neuralink sta lavorando molto duramente per assicurare la sicurezza dell’impianto ed è in stretta comunicazione con la Food and Drug Administration [l’ente governativo che negli U.S.A. si occupa di farmaci e salute]”.
Neuralink is working super hard to ensure implant safety & is in close communication with the FDA. If things go well, we might be able to do initial human trials later this year.
“Se le cose vanno bene, potremo iniziare ad effettuare i primi test sugli umani [first human trials] al più tardi quest’anno”. Sarebbe a dire, già nel 2021. Oltre alla possibilità di ascoltare musica “col pensiero” e a giocare ai videogiochi “con la mente”, le applicazioni di Neuralink potrebbero essere importanti soprattutto in campo medico.
Infatti, Musk assicura che i lavori procedono speditamente proprio in risposta a una persona che, su Twitter, testimonia di essere rimasta paralizzata “dalle spalle in giù” in seguito ad un incidente d’auto subito venti anni fa. Sono soprattutto questi gli individui che Neuralink potrebbe e vorrebbe aiutare.