Corrado Augias incappa in una mail spam e non la riconosce
Una brutta figura, diciamo così, per Corrado Augias, che trovando una mail “dell’Enel” nella sua posta, la interpreta nel modo più sbagliato e ne scrive su La Repubblica. Lo fa all’interno di una rubrica che dovrebbe lamentare le “inefficenze” di vari servizi. Se non che, in questo caso, il contenuto che riporta è davvero troppo sospetto per non essere falso.
Riportiamo alcuni stralci: “ENEL – Si tratta di un ultimo sollecito si dispone di un rimborso incompiuto il rimborso di 92,72 € ancora valido fino al 28/01/2021″. Trascriviamo letteralmente, così come Augias riporta il tutto. “Questa mail vi informa che l’importo non rimane disponibilitè (sic). Fare clic sul seguente link: accedi a MyEnel“.
In seguito Augias ci informa di essere stato reindirizzato ad una pagina in inglese che chiede perentoriamente una password. Legge quindi: “If hai problemi d’accesso, clicca qui”. “If hai?” chiede il giornalista, stranito dalla fusione di inglese e italiano. A questo punto, chiunque capirebbe che si tratta di un messaggio fasullo.
Oggi su “la Repubblica” Corrado #Augias ha avuto una bella svista, l’email che ha ricevuto e di cui parla era evidentemente una email di Spam pic.twitter.com/5HUEb7aEZo
Chiunque ma non lui, che invece attribuisce la stranezza della mail ricevuta a una cattiva gestione della comunicazione da parte di Enel. E dice: “Con la bella pubblicità che fa, così moderna, dinamica, apparentemente amichevole, non ha una persona in grado di scrivere un messaggio in un italiano comprensibile?“
Chiaro che per alcuni l’ok boomer sorgerà spontaneo, ma di certo semplicemente il giornalista non sarà così abituato alle mail spam come molti di noi. Errori grammaticali palesi, punteggiatura inesistente, fusione tra diverse lingue frutto di traduttori automatici. E soprattutto, le offerte allettanti: un rimborso di 92 europer cosa?
Questi sono tutti piccoli elementi che, utilizzando mail e navigando quotidianamente sul web, si imparano a riconoscere e ad evitare, così come si impara a distinguere troll e utenti poco raccomandabili da immagini di profilo false o assenti e dal caps lock compulsivo. Da Augias, evidentemente, non si può pretendere tutto questo.