Sai tenere un segreto? è l’adattamento dell’omonimo romanzo di Sophie Kinsella, uscito il 20 gennaio su Prime Video.
Trama
Emma è una giovane ragazza che cerca a tutti i costi di raggiungere un punto di svolta nella sua carriera. Una piccola turbolenza durante il viaggio di ritorno da Chicago sarà sufficiente a far esplodere tutta la sua frustrazione per un importantissimo incontro di lavoro mandato in fumo. Ad ascoltare il suo sfogo il suo vicino di volo, con il quale nasce quindi un tacito accordo fatto di segreti e un improbabile amore.
Cast
Alexandra Daddario: Emma Corrigan
Tyler Hoechlin: Jack Harper
Judah Friedlander: Mick
Laverne Cox: Cybill
Kimiko Glenn: Gemma
Sunita Mani: Lissy
Trailer
Sai tenere un segreto? – Recensione
Vedere Tyler Hoechlin nei panni di un ennesimo bello e dannato ci costringe a ripensare all’ultimo film in cui l’abbiamo visto, Palm Springs, presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma. Max Barbakow, con una miscela esplosiva di slapstick, paradossi temporali e black humour, ha fornito una prova esemplare di intrattenimento che non rinuncia ad essere cinema di qualità .
Forse però, ancora di più, ci ha messo di fronte all’evidenza che anche per la commedia romantica sia arrivata quell’ansia tutta post-moderna per la fine delle grandi narrazioni. L’esperimento di scrittura potrebbe essere stato il tentativo di svecchiare una forma ormai satura. Agli antipodi, in quest’ottica, troveremmo sicuramente Sai tenere un segreto?, prova inconfutabile della morte incombente del genere.
E probabilmente, della manifesta incompatibilità tra la letteratura da cui proviene e un suo adattamento cinematografico. Romanzi come Sai tenere un segreto? non sono evidentemente capaci di offrire alcun spessore ai personaggi da portare in scena, che rimangono sulla superficie di un commedia totalmente incapace di stratificarsi.
L’amore improbabile tra una ragazza concentrata sul suo lavoro e il suo capo è l’unico motivo di un film che cerca forse di andare più in profondità , senza riuscirci nella maniera più assoluta. Persino il grande, e unico, snodo narrativo risulta totalmente inefficace, e cosa peggiore per un film di questo tipo, incapace di suscitare una qualsiasi reazione emotiva.
Minimo sforzo, minima resa
È chiaro che se al posto di un seppur minimo lavoro di caratterizzazione si concede spazio ad archetipi e maschere, si riduce a zero l’effetto di qualsiasi sferzata emozionale, di qualsiasi melòs. Probabilmente le uniche scene davvero interessanti sono quelle che coinvolgono Sunita Mani, interprete dell’eccentrica Lissy, e che sicuramente avrebbe meritato più attenzione. Sai tenere un segreto? è un film quindi narrativamente debole, incapace di creare il minimo coinvolgimento necessario a una visione del genere.
Nemmeno Alexandra Daddario riesce a salvare le sorti del film. Marca ancora di più, se possibile, la poca credibilità dell’intera opera. Lo splendore incredibile dell’attrice mal si concilia con il personaggio che si trova ad interpretare, goffo e insicuro per via dei suoi difetti. Il registro scelto per la protagonista fallisce in quel forse tentato ribaltamento del suo ruolo di icona di bellezza. E il tutto, ancora, risulta posticcio e male orchestrato.
L’equazione minimo sforzo, massima resa applicabile a tante romantic comedy faceva leva sulle capacità degli attori, su copioni memorabili. Non è sufficiente ricalcare e ripetere schemi consolidati, specie se non si può fare affidamento su quei punti di forza che rendono il genere così accessibile e immediato, ma allo stesso tempo godibile e divertente. Sai tenere un segreto? è quindi decisamente una romcom dimenticabile.