C’è chi studia metodi per mantenere il distanziamento durante i concerti. E poi ci sono i Flaming Lips. Con le bolle.
In tanti non hanno preso sul serio i Flaming Lips, storico gruppo neo-psichedelico americano, quando hanno annunciato di voler organizzare dei concerti con il pubblico inserito all’interno di bolle giganti. Questo, ovviamente, per rispettare il distanziamento sociale imposto dal COVID-19. Eppure, sorpresa: l’idea funziona.
La band aveva studiato questo metodo per suonare dal vivo ancora mesi fa, dandone una dimostrazione del funzionamento già a giugno 2020 durante lo show televisivo di Stephen Colbert. E qualche giorno fa, il 22 gennaio, i sette hanno tenuto il primo loro concerto con le bolle ufficiale, ad Oklahoma City. Presenti: cento persone, ma in completa sicurezza.
“I partecipanti saranno più al sicuro di quando vanno al supermercato” ha detto Wayne Coyne, leader della band, il quale a sua volta usava rotolare sopra il pubblico (in era pre-virus) sempre all’interno di una bolla. Quindi si è pensato: perché non adattare la cosa per tutti?
Le cento bolle al concerto, gonfiabili, erano ovviamente dotate di tutti i comfort: aria fresca continuamente cambiata, speaker supplementari ad alta frequenza per sentire meglio, una bottiglia d’acqua, un ventilatore a batteria, un asciugamano. E cartelli per segnalare la necessità di andare in bagno o per far sapere che si aveva troppo caldo.
Qui sopra potete vedere alcune testimonianze dell’esibizione: sembra andato tutto benissimo. Certo, non si tratta proprio di una soluzione elegante e difficilmente le bolle funzionerebbero in un concerto punk o heavy metal, con un pubblico che senta l’esigenza di scatenarsi ben di più che con la musica mistica dei Flaming Lips.
E c’è anche da dire che i fan dei Flaming Lips costituiscono da sempre una categoria un po’ particolare, abituati a stranezze ed eccentricità della band, ma anche per questo più aperti mentalmente della norma. A qualcuno l’idea delle bolle parrà certo ridicola, ma è pur sempre un’idea. In mancanza di meglio, diciamo pure: bravissimi.