È morto Larry King, storico volto della CNN che per venticinque anni è stato alla guida del Larry King Live.
Il giornalista aveva 87 anni. Si è spento dopo aver contratto il Covid a fine dicembre, per cui era stato ricoverato al Cedars Sinai Medical Center di Los Angeles.
Reso iconico dalle sue cravatte colorate e dalle bretelle con cui si presentava davanti la macchina da presa, Larry King aveva al suo attivo più di settemila interviste quando, nel 2010, annunciò la chiusura del programma di cui era protagonista assoluto.
La decisione della chiusura del Larry King Live avvenne alla fine di un calo degli ascolti progressivo; fu dovuto anche alla scelta del giornalista di dedicarsi alla moglie, che aveva da poco tentato il suicidio.
In venticinque anni di carriera, il giornalista ha collezionato interviste a tutti i presidenti degli Stati Uniti, ma anche leader controversi di altri paese, come Putin e Arafat. Aveva intervistato anche grandi nomi del mondo dello spettacolo, come Lady Gaga e Barbra Streisand.
Nel 2007 si poté vantare di essere riuscito a riunire gli “ultimi” Beatles. Più recentemente il giornalista era tornato “attivo” con il Larry King Now, un talk show online in cui il pubblico era chiamato all’azione tramite domande fatte su Twitter.
Il giornalista ha contratto il Covid-19 alla fine di un anno decisamente terribile.
Nel 2020, infatti, ha perso due figli, Andy e Chaia. Il primo a causa di un attacco di cuore – di cui lui stesso soffrì in varie occasioni – e la seconda a causa di un tumore ai polmoni.
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