Donald Trump ha graziato Lil Wayne, accusato di possesso d’arma illegale

Donald Trump non si è dimostrato irriconoscente con i suoi sostenitori

Wayne
Credits: Lil Wayne / YouTube
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Lil Wayne si era dichiarato colpevole di possesso d’arma

Prima di lasciare definitivamente la Casa Bianca, Donald Trump ha deciso di concedere una serie di “perdoni” (condono delle accuse) a diversi importanti “imputati”. Tra questi c’è anche Lil Wayne, suo sostenitore accusato di possesso ilegale di arma da fuoco e dichiaratosi anche colpevole per il reato ascritto.

L’incidente risale al 2019, quando Lil Wayne (Dwayne Michael Carter) era stato trovato in possesso di arma da fuoco su di un jet privato. In quanto già detenuto in prigione in precedenza, il rapper non può avere armi del genere con sé. O meglio, non potrebbe. Ecco il perché dell’accusa.

Grazie al perdono di Trump (che è stato esteso anche a diversi suoi altri collaboratori e sostenitori accusati di vari reati), ora Lil Wayne si può evitare la minaccia di ben dieci anni di galera. Va specificato che il rapper è stato arrestato moleplici volte a partire dal 2007 e nel 2010 è appunto anche finito in prigione.

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Il suo sostegno per Donald Trump si è reso evidente nell’ottobre del 2020, in piena campagna elettorale. Wayne aveva detto: “Ho appena avuto un grande incontro con Donald Trump. Ha ascoltato quello che avevamo da dire ed ha assicurato che può essere fatto”. In molti fan del rapper non hanno potuto che storcere il naso.

Fonte: Consequence of Sound

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