Ecco la “versione” di CDPR su Cyberpunk 2077 e su ciò che è avvenuto prima del lancio del gioco
Prosegue il caso Cyberpunk 2077. Parla Marcin Iwiński, co-fondatore di CD Projekt Red, la casa polacca responsabile del progetto e famosa per la serie di The Witcher. In un lungo messaggio di cinque minuti (in inglese), costui dà voce alla versione dei fatti accaduti vista appunto da CDPR.
Dopo aver ammesso che “Cyberpunk 2077 non ha incontrato gli standard di qualità che volevamo che incontrasse”, Iwiński invita a non incolpare il team di sviluppo del gioco per quanto è successo (ossia, il Glitchgate). Invece, intende prendere su di sé e sulla “board of final decision makers” la responsabilità nell’aver pubblicato il gioco anche se non era pronto.
“Non avremmo mai e poi mai voluto che nulla di tutto questo accadesse” dice. “Vi assicuro che faremo del nostro meglio per riguadagnare la vostra fiducia“. Spiega in seguito, sostanzialmente, che CDPR ha incontrato, nello sviluppo del gioco e all’ultimo momento, ostacoli e sfide difficilissime da affrontare. E che tutto l’impegno è stato profuso per affrontarle.
Viene spiegato come i problemi principali siano derivati dalle grandi dimensioni della città nella quale è ambientato il gioco e dal gran numero di meccaniche e oggetti interattivi. Così condensati, tutti questi elementi richiedevano una potenza di hardware molto grande. Ecco perché la versione per PC è subito andata molto meglio delle altre.
Iwiński sostiene che i primi test sulle versioni per console old-gen (PS4 e Xbox One) non avevano rivelato gran parte dei problemi poi invece emersi. Inoltre, come c’è da aspettarsi (ragionevolmente) chiama in causa il COVID-19 e le misure di restrizione, influenze esterne incidenti sulla produttività e la qualità finale dei contenuti.
Infine Iwiński seguita a promettere che bug e crash saranno fixati e che questo è il loro (di CDPR) obiettivo finale. Un grande messaggio di scuse e rassicurazioni, insomma, non troppo dissimile da quelli già sentiti e che, pur avendo ora un volto, non dice nulla che non si potesse già intuire.