Le nuove regole sulla privacy di WhatsApp fanno fuggire milioni di utenti

Le nuove politiche sulla privacy che entreranno in vigore su WhatsApp il prossimo 8 febbraio hanno fatto fuggire di utenti.

WhatsApp
Credits: WhatsApp Inc. / Wikipedia
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Il prossimo 8 febbraio entreranno in vigore le nuove regole sulla privacy di WhatsApp (qui la nuova politica su gli “inoltri”). Secondo quanto scritto infatti nella nuova direttiva, alcuni raccolti dall’app verranno condivisi anche con Facebook, cosa che ha fatto infuriare milioni di utenti in tutto il mondo che hanno deciso di fuggire su altre piattaforme, come Signal e, soprattutto Telegram.

Le nuove condizioni di condivisione delle informazioni, vale la pena specificarlo, valgono solo al di fuori dell’Unione Europea: in Europa, infatti, grazie alle leggi dell’Unione, non è previsto questo tipo di aggiornamento. L’azienda stessa, in un comunicato ufficiale, ha smentito qualsiasi condivisione di dati a scopo di marketing fra WhatsApp e Facebook in Europa.

Ora, i dati a livello internazionale sembrano marcare un enorme afflusso di utenti da WhatsApp verso altri lidi. Se Signal ha guadagnato 7,5 milioni di utenti tra il 6 e il 10 gennaio, è la seconda quella ad esultare maggiormente. In poco più di 72 ore Telegram ha infatti guadagnato 25 milioni di utenti, portando la cifra delle persone che la utilizzano attivamente a 500 milioni.

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Le parole del CEO di Telegram

Pavel Durov, CEO dell’app ha festeggiato sul suo canale Telegram questo storico risultato, mandando qualche frecciatina a WhatsApp.

Nella prima settimana di gennaio, Telegram ha superato i 500 milioni di utenti attivi mensili. Dopo di che ha continuato a crescere: 25 milioni di nuovi utenti si sono iscritti a Telegram solo nelle ultime 72 ore – scrive Durov. Questi nuovi utenti provenivano da tutto il mondo: il 38% dall’Asia, il 27% dall’Europa, il 21% dall’America Latina e l’8% dal MENA.

Si tratta di un aumento significativo rispetto allo scorso anno, quando 1,5 milioni di nuovi utenti si sono registrati ogni giorno. Abbiamo già registrato picchi di download durante i nostri 7 anni di storia di protezione della privacy degli utenti. Ma questa volta è diverso. Le persone non vogliono più scambiare la loro privacy con servizi gratuiti. Non vogliono più essere tenuti in ostaggio da monopoli tecnologici che sembrano pensare di poter farla franca con qualsiasi cosa purché le loro app abbiano una massa critica di utenti.

La risposta del capo di WhatsApp

Dal canto suo Will Cathcart, capo di WhatsApp, ha spiegato su Twitter che queste nuove normative non cambieranno il modo di gestire la privacy da parte dell’App.

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È importante per noi essere chiari questo aggiornamento descrive la comunicazione aziendale e non cambia le pratiche di condivisione dei dati di Whatsapp con Facebook – scrive Cathcart . Non influisce sul modo in cui le persone comunicano privatamente con gli amici o la famiglia ovunque si trovino nel mondo.

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